“La Lega riparte”: Maroni e Salvini a Lecco per nuova sede

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LECCO – “Aprire nuove sedi di partito è la migliore risposta all’antipolitica”. E’ il segretario del Carroccio, Roberto Maroni ad inaugurare la nuova dimora della Lega Nord di Lecco, che ha lasciato l’immobile di Piazza Affari per trasferirsi al civico 12 di Corso Martiri.

L’intero stato maggiore della Lega lecchese tra sindaci, assessori comunali e provinciali, ha atteso l’arrivo di Maroni, giunto a Lecco insieme al segretario della Lega Lombarda, Matteo Salvini; con loro anche il consigliere regionale Stefano Galli e l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio de Capitani.

A fare gli onori di casa è stato il segretario provinciale, Ferdinando Ceresa, che ha accompagnato il gruppo al primo piano dell’edificio, dove militanti ed esponenti istituzionali del movimento si sono stretti intorno ai leader. Da quest’ultimi non sono mancati riferimenti ai fatti degli ultimi giorni, primo fra tutti il riordino delle Province: “Una misura inutile, dannosa e demagogica, che colpisce le identità senza risparmi effettivi” ha commentato Maroni.

Però, non è poi così lontana quella serata in sala Ticozzi, quando “Bobo” arrivava in città nel periodo più critico per il Carroccio, un partito diviso da “cerchi magici” e scandali all’orizzonte. “E’ una Lega che riparte, che smette di litigare – ha evidenziato Salvini – questa nuova sede è un bel simbolo nel centro di una città importante come Lecco. Da qui alla fine dell’anno inaugureremo altre 12 sedi da Brescia, Bergamo Como e Mantova. E’ una Lega che riparte su basi concrete, lasciandosi alle spalle le polemiche”.

Un pensiero di Salvini va anche all’ex sindaco di Lecco, Lorenzo Bodega, uscito dal partito dopo la “cacciata” della senatrice Rosy Mauro: “Chi lascia la Lega non lascia lo stipendio di solito, la coerenza non è in vendita al mercato”. “Non rinneghiamo nulla del passato – spiega ancora Maroni – ma c’è bisogno di rinnovare. Le parole d’ordine del nuovo corso sono: onestà, rispetto e voglia di fare”.

Su questo non erano per nulla d’accordo i rappresentati dell’associazione Qui Lecco Libera che, guidati dal coordinatore Duccio Facchini, hanno contestato il segretario leghista con uno striscione a lui indirizzato: “Maroni furbastro, complice del disastro”.

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