LECCO – Lo sviluppo turistico parte delle risorse di un territorio e il lago è il punto di forza principale per il bacino lariano, così come la sua navigazione dovrebbe essere una delle sue potenzialità o perlomeno svolgere un servizio efficiente per residenti e turisti.
Che sia un’occasione ancora tutta da sfruttare è evidente a molti, una soluzione la propone l’onorevole Alessio Butti di Fratelli d’Italia: trasferire la competenza sulla Navigazione dei Laghi dallo Stato alla Regione.

“I vantaggi sarebbero evidenti – riferisce l’onorevole, riconfermato in Parlamento nelle ultime elezioni come rappresentante lecchese per il centrodestra – nel risparmio di tempo e burocrazia, nel riuscire a creare un servizio più aderente ai bisogni del nostro territorio, nella riduzione del costo del biglietto. E’ un tema su cui ho personalmente lavorato nella passata legislatura, era stata realizzata un’indagine conoscitiva, ho incontrato i rappresentanti degli enti coinvolti in Lombardia, Veneto e Piemonte. Un lavoro che era stato approvato dalla relativa commissione parlamentare e che avrebbe dovuto essere solo ultimato. Così non è stato, quindi la riproporremo all’aula sotto forma di mozione o proposta di legge”.

Il parlamentare è intervenuto nel corso di una conferenza stampa convocata all’Hotel Promessi Sposi, situato dinnanzi al lungolago di Malgrate, uno dei posti più suggestivi del ramo orientale del Lario.
“Proprio qui, attendiamo da ormai tre anni che venga istituita la fermata del battello – spiega Fabio Dadati, ex assessore provinciale al Turismo e operatore del settore ricettivo – La mobilità è un aspetto determinante per Como, se vuole mantenere la sua competitività, e per le possibilità di crescita di Lecco. I turisti giungono sul lago dagli aeroporti milanesi e arrivano da noi in treno e vogliono muoversi sul territorio con i mezzi pubblici. Avere un servizio di navigazione efficiente è quindi fondamentale, oggi invece le corse sono poche, d’inverno i battelli sono pressoché fermi e non è neppure possibile prenotare on-line, costringendo i viaggiatori a lunghe file in biglietteria”.

“Un territorio che ben vive è un territorio che si presta al turismo” ha sottolineato Dadati, un concetto ribadito anche da Marco Masetti e da Elena Ornaghi, assessore alla Cultura del Comune di Oggiono: “Credo sia necessario un tavolo di confronto a 360 gradi, per ragionare insieme su un turismo legato al lago ma anche alla cultura e alla storia del nostro territorio”.
E’ proprio questo l’appello che arriva dall’onorevole Butti, la cui candidatura per il centrodestra lecchese alle ultime elezioni era stata criticata in quanto comasco: “Siamo tutti lariani, è stato il mio slogan durante la campagna elettorale. Se vogliamo risolvere i problemi singolarmente come lecchesi, comaschi o valtellinesi non abbiamo compreso portata della questione. Oggi c’è una congiuntura favorevole, a breve ci sarà la fusione tra le Camere di Commercio di Lecco e di Como ed è un fatto importantissimo, serve infatti un soggetto che possa avere un ruolo di sintesi tra i due territori e possa guidarne lo sviluppo”.

Tra le proposte avanzate da Butti anche quella che siano gli enti locali a gestire la regolazione delle acque del lago sulla quale oggi “lucrano le aziende che la utilizzano per usi irrigui o idroelettrici, causando problemi non indifferenti, alle sponde e ai mezzi della navigazione”. Infine, il parlamentare spinge anche per la candidatura all’Unesco dei luoghi manzoniani “che non possono non essere valorizzati e celebrati nel modo migliore”.

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