LECCO – E’ fissata oggi la prima udienza del contenzioso tra la Provincia di Lecco e l’azienda Salini incaricata dei lavori della Lecco – Bergamo: “In questa occasione chiederemo subito la liberazione del cantiere” ha detto il presidente della Provincia Flavio Polano durante il consiglio di ieri sera.
Il consigliere Stefano Simonetti ha presentato una mozione in merito al finanziamento per il completamento del quadro economico della Lecco – Bergamo, lotto San Gerolamo: “Il finanziamento di Regione Lombardia (9 milioni di euro) ha avuto buon esito, mancano ancora i 9 milioni di euro promessi dal Governo. L’ipotesi è quella di creare una mini delegazione che possa recarsi al Ministero delle infrastrutture per ottenere i soldi necessari per completare il quadro economico e ribadire il finanziamenti del terzo lotto. E’ necessario ritornare in possesso dei cantieri dell’opera e dare una risposta concreta ai comitati e a tutti i cittadini”.
Mauro Galbusera, Consigliere provinciale delegato ai Lavori Pubblici e Viabilità, ha detto che la mozione non poteva essere accolta dalla maggioranza: “Una mozione che non racconta la storia di questa opera che nasce con un peccato originale: la Provincia non ha mai avuto la forza per finanziare un’opera da 120 milione di euro. Attualmente il quadro economico è completo, i soldi ci sono tutti. Gli ulteriori 9 milioni servono per completare un altro appalto, che verrà fatto a parte, e riguarda gli impianti tecnologici. Oggi l’opera non va avanti perché manca la volontà da parte dell’azienda Salini non perché mancano i soldi. Presidente e consiglieri si stanno impegnando per dare l’opera alla naturale proprietaria, Anas, una azienda che normalmente fa grandi opere su cantieri di questa complessità. Si sta lavorando per passare la gestione della newco tra Anas e Regione Lombardia”.
Una argomentazione che ha visto contrarie tutte le minoranze: “Temo che Anas non ci toglierà facilmente le castagne dal fuoco – ha aggiunto Simonetti – Il mio rammarico è che non si accetti questa sfida e si guardi ad Anas come un punto di arrivo”.
A fare sintesi il presidente Flavio Polano: “La volontà di tutti è quella di mandare avanti l’appalto e il presupposto per riattivare i lavori è la liberazione dell’area di cantiere. Stiamo lavorando con Anas perché completi tutta l’opera e, a giugno, diventerà proprietaria dell’intera strada. La mozione presentata questa sera è inaccettabile ma non vuol dire che non manderemo avanti l’opera”.
Simonetti, infine, prima del prossimo consiglio provinciale ha chiesto di poter fare un incontro con le figure tecniche e l’avvocato che difende l’ente. Polano, al riguardo, si è detto favorevole.

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