Tanta amarezza nella coalizione guidata da Ciresa
“Spero che Gattinoni sappia ricucire la città che lui ha diviso
LECCO – “Sono arrabbiato perché, a conti fatti, il sindaco di Lecco oggi non ha raggiunto nemmeno il numero di voti che avevo preso io al primo turno”. C’è tanta amarezza nelle parole di Peppino Ciresa che ha visto sfumare il sogno di riconsegnare la città al centrodestra dopo dieci anni di amministrazione Brivio.
Dopo mesi impegnativi Ciresa non nasconde l’emozione nella conferenza stampa organizzata all’esterno della sede elettorale in via Roma: “Stiamo valutando la possibilità di ricontare i voti perché, con uno scarto così esiguo, ci potrebbero essere delle piccole mancanze. Stiamo analizzando la situazione con i nostri avvocati. Il dato di fatto, però, è che la città è spaccata in due e la nostra sarà un’opposizione decisa”.
“E’ stata una campagna elettorale molto dura – ha continuato – infamante nei miei confronti e la mia famiglia ha sofferto molto, specialmente quando qualcuno andava in giro per le strade della città a gridare ‘non votate questo vecchio’. Fin dall’inizio abbiamo detto che non avremmo fatto accordi con nessuno è così è stato. Lo stesso non possono dire i miei avversari che hanno trovato un accordo (con Appello per Lecco, ndr) dopo aver passato la campagna elettorale a dirsene peste e corna”.
“Mi auguro che Gattinoni possa ricucire la città che lui ha diviso, ma ho i miei dubbi – è il commento diretto e schietto di Beppe Mambretti, coordinatore della lista Lecco merita di più – Forza Italia al termine della conferenza stampa di Peppino Ciresa -. Noi abbiamo avuto la coerenza di non fare patti con chicchessia o con chi prima si criticava. Abbiamo rispettato i corpi intermedi, non siamo andati a disturbare nessuno per fare una campagna di parte”. Il riferimento è alla Cgil, a cui il candidato di Lecco merita di più ha espresso l’auspicio di non fare politica, ma difendere i lavoratori in questo momento difficile. “Con queste elezioni la città si sposta a sinistra, gli eredi di Rifondazione si trovano al governo. Se questi numeri saranno confermati Gattinoni dovrà essere capace di riunire questa città che ha spaccato durante questa campagna elettorale”.
“Devo essere sincero, mi rode. E’ un po’ come aver regalato un risultato che poteva essere nostro agli avversari – ha commentato a caldo Antonio Rossi, capolista di Lecco Ideale -. Abbiamo fatto una bella campagna, abbiamo lavorato assieme. Mi dispiace veramente per come è stato trattato Peppino. C’è poco da dire, nei prossimi 5 anni sarò consigliere di opposizione e lavorerò in ogni caso per il bene di Lecco. Non faremo sconti a nessuno ma allo stesso tempo se Gattinoni avrà bisogno di noi saremo pronti a dargli una mano. In questi 5 anni lavoreremo anche per ripresentarci alle prossime elezioni ancora uniti e compatti”.
“Il nuovo sindaco di questa città ha mille voti in meno di quelli presi da Peppino nel primo turno, questa è la cosa che ci fa più dispiacere ma le regole son queste – ha detto Fabio Mastroberardino, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia -. I nostri avversari hanno fatto una campagna divisiva, la Cgil che apertamente ha appoggiato un candidato, accuse a una persona onesta come Peppino, queste sono cose mai viste. Hanno vinto per una virgola e dovrebbero ragionare sul fatto che questa città va ricostruita insieme”.
Emanuele Mauri, segretario cittadino della Lega, a chiudere i commenti dal centrodestra: “Faremo la nostra parte dai banchi dell’opposizione – ha detto -. Il dato di oggi non risponde a quello che i lecchesi avevano dichiarato in prima battuta. Invito Gattinoni a una seria e opportuna riflessione su questa città divisa e su un risultato che si fonda su una manciata di voti”.