Il consigliere regionale interviene sul servizio sostitutivo della linea S7 Lecco-Molteno-Monza-Milano
“Ulteriori disagi per i pendolari. Scarsa integrazione tra bus sostitutivi e navetta verso Monza e Lecco crea problemi di mobilità”
LECCO – “Avevano ragione i pendolari. E avevo ragione pure io che nell’ultima settimana ho potuto fare una verifica direttamente nelle stazioni ferroviarie, toccando con mano le notevoli difficoltà dei bus sostitutivi” dichiara Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd in merito all’interruzione estiva della linea ferroviaria S7 Lecco–Molteno–Monza-Milano e relativo servizio sostitutivo, che bolla come “inadeguato”.
Le critoiche mosse dal gruppo DEM hanno trovato conferma nella risposta arrivata da Regione Lombardia alla interrogazione in merito all’interruzione estiva e inadeguatezza del servizio sostitutivo della linea ferroviaria S7 Lecco–Molteno–Monza-Milano.
“L’inddeguatezza è stata confermata dalla Regione stessa che lo ha scrritto nero su bianco – sottolinea sempre Fragomeli – ammettendo che Trenord non è stata in grado di organizzare per tempo, e nelle modalità corrette, i bus sostitutivi, perché mancavano i pullman, fino al primo luglio. Un disservizio sta continuando tutt’ora”.
La critica del consigliere di minoranza non si ferma qui: “A questa problematica se ne è aggiunta un’altra: accanto ai bus sostitutivi sono stati messi i bus navetta mal integrati con quelli principali verso Monza o verso Lecco. La poca chiarezza e cattiva informazione nella distinzione tra navette e bus ha generato ulteriori disagi”.
Il Consigliere regionale del Pd continua a riguardo di questa situazione, spiegando:” Come ho fatto vedere in un mio video, si è creata ancora più difficoltà da parte dei pendolari nel capire quando era navetta e quando era bus. Molta gente si accalcava sul mezzo più piccolino, che poi era la navetta, e magari dopo arrivava il pullman più grande”.
Quindi, Fragomeli conclude: “Nella sua risposta Regione ci dà ragione, dicendo che il servizio non è partito bene. Già il fatto che è iniziato a giugno e fino al primo luglio non ci sono stati i bus, dimostra che vi è stata una difficoltà di Trenord nell’organizzazione dei pullman sostitutivi. E questo è il primo fallimento. Il secondo, sta nel fatto che anche dopo il primo luglio diversamente da quanto sostiene Trenord, non è vero che tutto funziona”.