Il capogruppo di Appello per Lecco all’attacco
“Tra Linee Lecco e Comune si sono spesi oltre 65 mila euro di spese legali, hanno pagato tutto i contribuenti”
LECCO – “All’arroganza e supponenza non c’è rimedio e oggi non ci resta che prendere atto che i cittadini contribuenti sono stati beffati ancora una volta, per uno scontro tutto politico che ha messo contro il Comune alla sua Società partecipata al cento per cento”. Il capogruppo di Appello per Lecco Corrado Valsecchi interviene non senza polemica sulla risoluzione del contenzioso tra il Comune e Linee Lecco (leggi qui).
“Ho ricevuto come capogruppo consiliare dal Sindaco il dispositivo del Tar della Lombardia sulla vicenda della palazzina all’ex piccola velocità costata trecentomila euro a Linee Lecco. Il Tar ha disposto che, dopo l’accordo fatto tra Comune e Società del trasporto pubblico è improcedibile entrare nel merito della questione. La società Linee Lecco ha avuto assicurazioni che vedremo se saranno rispettate, nel frattempo nel suo bilancio ci sono trecentomila euro usati per costruire una palazzina che è stata requisita dal Comune per farci non si sa bene che cosa, il nuovo CdA di Linee Lecco si è assunto una bella responsabilità sulla base di promesse verbali fatte da una Giunta in scadenza e al capolinea amministrativo” scrive Valsecchi. “L’abuso presunto non è più abuso adesso che la proprietà è passata di mano e la cosa più importante che scrive il Tar è che le spese sono compensate. Grazie mille e arrivederci”.
“Tra Linee Lecco e Comune si sono spesi oltre 65.000 € in spese legali. Su una vicenda dove hanno riso anche i sassi in città – continua il consigliere di Appello per Lecco – spese compensate, la gente deve sapere cosa vuol dire: hanno pagato tutto i contribuenti lecchesi sia la parte del Comune che quella di Linee Lecco ricorrendo, in questo assurdo contenzioso, con l’ausilio di avvocati milanesi di un certo livello. Ebbene voglio ribadirlo a chiare lettere se il sindaco e la Giunta avessero ascoltato, per una volta, i consigli che gli venivano, in maniera disinteressata, dati da alcuni consiglieri comunali tutto questo si sarebbe potuto evitare, non ci sarebbero state spese compensate, ma un accordo preventivo promosso da delibere congiunte e unitarie in consiglio comunale”.
“Ma all’arroganza e supponenza non c’è rimedio e oggi non ci resta che prendere atto che i cittadini contribuenti sono stati beffati ancora una volta, per uno scontro tutto politico che ha messo contro il Comune alla sua Società partecipata al cento per cento. Speriamo in futuro di non dover più assistere a scempi istituzionali come questa che scrivono pagine indecorose nella storia della nostra comunità” conclude.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































