In commissione l’assessore Pietrobelli ha ripercorso il lungo lavoro che ha portato alla riconciliazione della situazione debiti/crediti tra il Comune e la sua partecipata
Dure critiche dall’opposizione: “Chi si assume la responsabilità di ciò che è successo negli ultimi due anni?”
LECCO – Un altro passo verso la riconciliazione tra il Comune di Lecco e la sua società partecipata, Linee Lecco. Dopo la risoluzione del contenzioso nato intorno alla vicenda della palazzina abusiva alla Piccola, anche la questione debiti/crediti tra Comune e società è approdata ad un esito felice: il credito (ricalcolato) di Linee Lecco nei confronti del Comune, pari a 1,6 milioni, sarà riconciliato e la partecipata si impegnerà a rifonderlo con un piano rateale di durata decennale.
A ripercorrere l’intricata vicenda l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, affiancato dal Segretario Comunale Francesco Bergamelli e dal dirigente Alessandro Crippa nel corso della commissione II che si è svolta giovedì sera. La proposta di delibera contenente l’accordo sarà oggetto di voto lunedì sera in consiglio comunale. Se approvato, sarà poi sottoscritto dalle parti in una scrittura privata.

Pietrobelli è partito dalla disputa relativa alla percentuale del canone annuo sui parcheggi che, da contratto di servizio, il concessionario (Linee Lecco) deve al Comune, 44% o 45% a seconda degli incassi annui. “Sintetizzando, le interpretazioni date da entrambe le parti a questi commi presentano delle incongruenze – ha spiegato l’assessore – nel 2022, anno in cui sono iniziati nuovi accertamenti, né il Comune né Linee Lecco potevano dimostrare quale fosse l’interpretazione corretta perché, nei tre anni precedenti, il contratto sottoscritto non era mai stato applicato per vari motivi, tra cui il Covid. Nelle annualità 2019, 2020 e 2021 il canone versato da Linee Lecco al Comune, ufficializzato con apposite determine, risulta inferiore rispetto a quanto effettivamente dovuto da contratto. Consapevoli di poter lavorare ad una riconciliazione delle partite creditizie e debitorie solo nel rispetto del principio di trasparenza e dei reciproci margini di sostenibilità, come Comune abbiamo ritenuto non corretta l’imposizione retroattiva dei nuovi accertamenti e dunque per i tre anni in oggetto (2019, 2020, 2021, ndr) si è deciso di mantenere gli importi certificati dalle determine. Dal 2022 ad oggi, invece, abbiamo ritenuto valido il criterio interpretativo adottato da Linee Lecco che prevedeva il canone al 44% sull’importo di 1,8 milioni di incassi. Applicando questo criterio siamo arrivati ad un totale di 4,8 milioni di credito di Linee Lecco, a cui abbiamo sottratto 1,8 milioni di importi già versati per un totale complessivo di 3 milioni e 32 mila euro da riconoscere al Comune”.
Inizia poi il lavoro certosino volto a riconciliare i debiti del Comune nei confronti di Linee Lecco: “Un lavoro che ha tenuto conto delle opere di manutenzione dei parcheggi, delle strade ed anche della palazzina della Piccola – ha detto Pietrobelli – siamo partiti dalla nota analitica dei lavori svolti da Linee Lecco per un importo complessivo di 2 milioni 975 mila euro dal quale abbiamo subito tolto l’aggio non riconosciuto, calcolato anch’esso al 44%, del parcheggio della Piccola che non rientrava nella gestione in house (tot 277 mila euro), quindi abbiamo controllato fattura per fattura per verificare che le spese fossero assimilabili agli obblighi contrattuali o meno. Tutto il processo è stato condiviso passo passo con Linee Lecco – ha detto l’assessore – alla fine, togliendo i contributi già erogati (980 mila euro) e gli importi non riconosciuti perché già oggetto del contratto di servizio (320 mila euro), il debito complessivo da riconoscere alla partecipata è risultato di circa 1,4 milioni che, scalato dai crediti dovuti (3 milioni e 32 mila euro), porta a 1,6 milioni di credito del Comune su Linee Lecco. Credito che la società, da accordo condiviso e oggetto di questa delibera, si impegna a rifondere con un piano rateale di 10 anni”.
I conti torneranno anche a Bilancio. “La differenza tra la somma oggi a rendiconto, 4,8 milioni, e il totale dei crediti ricalcolato, 3 milioni, verrà stralciata per inesigibilità mentre l’attuale credito rateizzato di 1,6 milioni verrà cancellato dai residui per essere imputato negli anni successivi secondo un piano di rientro – ha illustrato Pietrobelli – Infine, il saldo delle somme da riconoscere a Linee Lecco pari a 1,4 milioni verrà coperto da avanzo di amministrazione. Si chiude così il cerchio, al termine di un lavoro molto complesso”. In sospeso, ora, resta solo la questione della gestione in house della sosta che, come anticipato, approderà in consiglio comunale il prossimo 30 giugno.
Partecipata e accesa, come prevedibile, la discussione che ha seguito la presentazione dell’accordo. Simone Brigatti (Lecco Merita di Più) si è dichiarato soddisfatto dell’esito della vicenda, ribadendone però l’assurdità: “Abbiamo litigato in casa con la nostra partecipata, buttando via tanti soldi e tanto tempo. C’è stata una cattiva gestione che qualcuno dovrebbe ammettere”. Duro l’intervento del consigliere Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Avete speso decine di migliaia di euro per un contenzioso tra il Comune e la sua partecipata, c’è stato bisogno di raddoppiare l’ufficio legale per stare dietro a tutte le pratiche, poi è arrivato l’accordo sottobanco tra il sindaco e la nuova presidente di Linee Lecco. Io credo che dovreste almeno chiedere scusa all’amministrazione precedente, trattata alla stregua dei delinquenti: adesso avete verificato che ci siamo comportati bene”. Sul piano rateale decennale Valsecchi ha espresso perplessità: “Non sono convinto che Linee Lecco durerà tanto, soprattutto considerando le difficoltà che il settore del trasporto pubblico sta affrontando. Se non gestirà i parcheggi, finirà per fallire”. Giovanni Tagliaferri (Gruppo Misto) ha commentato: “Bene che si sia trovato un accordo ma non dimentichiamo cosa è successo negli ultimi due anni. Chi si prende le responsabilità? Credo si debbano delle scuse a Linee Lecco e ai cittadini”.
Decisa la risposta dell’assessore Pietrobelli: “Come da richiesta specifica e votata in consiglio comunale ci siamo impegnati a risolvere questo disallineamento contabile e lo abbiamo risolto, inutile continuare a pestare l’acqua nel mortaio e ripetere le stesse cose. Personalmente sono felice di aver potuto condividere il risultato raggiunto, al quale stiamo lavorando non senza fatica da due anni. Nessuno dimentica il passato – ha aggiunto – le incongruenze sono già state ammesse, ma il tema ora è avere trovato una soluzione e questo anche grazie al nuovo consiglio di amministrazione che ha dato un’accelerata al processo. Le polemiche e le liti – ha concluso – non le abbiamo cercate noi ma sono state create politicamente ad hoc, mentre dal punto di vista contabile sono sterili”.

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