Imu, aliquote e detrazioni: l’emendamento della maggioranza fa discutere l’Aula

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L'assessore Roberto Pietrobelli

Emendamento della maggioranza sulla delibera presentata dall’assessore Pietrobelli per la riduzione dell’aliquota Imu sulle case Aler

L’opposizione: “Segnale di sfiducia nell’esecutivo”. Le rassicurazioni: “Con l’emendamento chiediamo di contrattare con Aler prima di concedere”

LECCO – Dibattito giovedì sera in consiglio comunale sulla delibera per le aliquote e le detrazioni sull’Imu per il 2025. Al centro l’emendamento presentato dai gruppi di maggioranza relativamente alla proposta dell’amministrazione di agevolare gli enti di edilizia pubblica (Aler) proponendo, per gli immobili abitativi, un’aliquota allo 0,3% invece che allo 0,6%.

Una proposta che l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli ha ampiamente motivato presentando la delibera: “Nel corso di un’attività di controllo effettuata dai nostri uffici, e nello specifico dal concessionario San Marco, è stata rilevata una sensibile incongruenza, per l’anno 2017, tra la cifra versata da Aler per il suo parco immobili e il calcolo degli uffici per un totale complessivo di 215 mila euro”.

Come fatto sapere, nel 2023 Aler aveva presentato ricorso presso la Corte Tributaria di Primo Grado che però aveva respinto la pretesa di esenzione, definendo gli immobili di Aler soggetti a imposta. “Aler aveva però manifestato difficoltà a pagare e il Comune di Lecco per quanto nelle sue facoltà aveva concesso di saldare il debito tramite 36 rate bimestrali con fideiussione – ha spiegato Pietrobelli – l’importo che Aler deve al Comune ammonta complessivamente a 784 mila euro a cui si aggiungono 235 mila euro di sanzioni, per un totale di oltre 1 milione di euro di debito. Ritengo che sia di interesse pubblico che Aler non fermi la possibilità di mettere a disposizione nuovi alloggi cittadini e l’ammontare di questo debito mette in forse questa possibilità – ha commentato Pietrobelli – dunque riteniamo sia necessario trovare un accordo che da un lato consenta di incamerare l’arretrato e dall’altro non interrompa il programma di assegnazione degli alloggi. Questa delibera è una concreta manifestazione di buona volontà per raggiungere un accordo” ha concluso.

A chiedere di emendare il provvedimento sono stati i capigruppo di maggioranza: “Il problema della casa e dell’abitare è molto grosso – ha detto Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco), presentando l’emendamento all’Aula – oggi chi cerca casa in affitto a Lecco o non la trova o la trova a prezzi di rapina. In questo contesto abbiamo Aler che gestisce centinaia di appartamenti, molti dei quali sfitti perché manca la manutenzione. Riteniamo giustissima l’idea dell’amministrazione ma pensiamo sia più corretto contrattare prima e poi concedere, non viceversa: quindi chiediamo che Aler come contropartita si impegni a ristrutturare gli appartamenti per renderli disponibili a chi ne ha bisogno”.

L’emendamento così presentato ha scaldato gli animi delle opposizioni che hanno espresso i loro dubbi: “Gli emendamenti dovrebbero essere al massimo della minoranza, ogni volta riuscite a stupirci” ha detto Simone Brigatti (Lecco Merita di +/Lecco Ideale), mentre Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha definito l’emendamento “una chiara mozione di sfiducia verso l’esecutivo”. Anche il leghista Stefano Parolari si è detto sorpreso: “Questo emendamento vuol dire non conoscere i problemi e il proprio comune e ci si attacca ad un’aliquota che può essere benissimo messa come l’assessore l’ha proposta”.

Alla fine sia delibera che emendamento sono stati approvati, con rassicurazioni da parte della maggioranza. L’assessore Pietrobelli ha commentato: “Con Aler sono in corso trattative e la maggioranza è concorde che dobbiamo attivare tutte le leve a nostra disposizione perché vengano sistemati gli immobili affidati. Di positivo c’è che anche da Aler hanno mostrato volontà di trovare una soluzione”. Sulla sfiducia, ha concluso: “Piuttosto c’è stato un problema di tempistiche e arrivati a questo punto non si poteva fare altro che intervenire con un emendamento”.