Quasi 300mila andranno alle Comunità Montane i restanti alla Provincia di Lecco. I fondi sono destinati a finanziare progetti che andranno a migliorare la qualità dei servizi e delle infrastrutture nei territori di confine
LECCO – La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il riparto dei ristorni fiscali derivanti dalle imposte versate dai lavoratori frontalieri nei Cantoni svizzeri, destinando una somma complessiva di quasi 13 milioni di euro alle province e alle comunità montane. Tra i beneficiari, anche il territorio lecchese, che riceverà una cifra significativa per finanziare opere pubbliche e interventi locali.
La delibera, proposta dal presidente Attilio Fontana insieme all’assessore Massimo Sertori, riguarda le imposte versate dai lavoratori lombardi nei Cantoni svizzeri del Ticino, Grigioni e Vallese e si riferisce all’anno fiscale 2022.
Per Lecco, in particolare, il riparto prevede un contributo complessivo di 295.436,67 euro per le Comunità Montane, suddiviso tra le Comunità Montane Lario Orientale-Valle San Martino (122.854,85 euro) e Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera (172.581,82 euro). Mentre per quanto riguarda i ristorni per le province a Lecco spettano 118.467,17 euro. Questi fondi sono destinati a finanziare progetti che andranno a migliorare la qualità dei servizi e delle infrastrutture nei territori di confine, composti da comuni che contano una bassa percentuale di frontalieri.
Secondo il presidente Fontana, questi fondi sono una “ricchezza” che torna in Lombardia per sostenere opere pubbliche, grazie ai lavoratori lombardi che contribuiscono all’economia svizzera. “I frontalieri sono una parte importante della nostra economia e con questi ristorni vengono riconosciuti i benefici per i territori da cui provengono”, ha dichiarato Fontana.
Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, alla Montagna e ai Rapporti con la Confederazione elvetica, ha spiegato che anche quest’anno i fondi verranno erogati in un’unica soluzione alle Province e alle Comunità montane beneficiarie. Le amministrazioni locali dovranno presentare entro sei mesi dalla pubblicazione della delibera un piano dettagliato per la programmazione e l’esecuzione dei lavori che usufruiranno di questi fondi.
Inoltre, Sertori ha ricordato che il meccanismo dei ristorni resterà in vigore fino al 2033, in quanto previsto nell’Accordo Italia-Svizzera che prevede un periodo transitorio di dieci anni. Successivamente, saranno le autorità italiane a gestire la compensazione per i territori dei frontalieri.
Il riparto dei fondi per le singole Comunità montane vede destinati gli importi più consistenti alle zone di confine come la Valtellina e il Triangolo Lariano, mentre i fondi per le Province sono così distribuiti: Como riceverà oltre 4,3 milioni di euro, Varese circa 5,2 milioni, mentre Lecco, Sondrio e Monza e Brianza riceveranno rispettivamente 118.467,17, 112.616,94 e 2.925,12 euro.
Questi fondi rappresentano un’importante opportunità per sostenere i progetti di sviluppo e le opere pubbliche in un’area che beneficia in modo significativo del contributo dei frontalieri, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e infrastrutture a favore delle comunità locali.
Di seguito il riparto dei fondi derivanti dai ristorni per Comunità montane:
Como
Valli del Lario e del Ceresio: 171.119,25 euro;
Lario Intelvese: 67.277,65 euro;
Triangolo Lariano: 1.074.979,92 euro.
Lecco
Lario Orientale-Valle San Martino: 122.854,85 euro;
Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera: 172.581,82 euro.
Sondrio
Valchiavenna: 100.916,48 euro;
Valtellina di Sondrio: 340.775,95 euro;
Valtellina di Morbegno: 124.317,42 euro;
Valtellina di Tirano: 193.057,62 euro;
Alta Valtellina: 312.987,35 euro.
Brescia
Valle Camonica: 46.801,85 euro.
Varese
Valli del Verbano: 450.467,78 euro.
E questo il riparto dei ristorni per le singole Province:
Como: 4.314.545,29 euro;
Lecco: 118.467,17 euro;
Monza e Brianza: 2.925,12 euro;
Sondrio: 112.616,94 euro;
Varese: 5.195.005,01 euro.