Malumori tra i consiglieri provinciali dopo il voto a Villa Gina di Bruno Crippa a favore di Francesca Rota
Usuelli: “Sono a conoscenza di questi fastidi. Conseguenze? Si vedrà”
LECCO – Che ci siano malumori tra i consiglieri provinciali, lo ammette perfino il presidente Claudio Usuelli. Ma nessuno al momento si sbilancia sul fatto se questi mal di pancia possano degenerare in qualche “malattia” più seria.
Tiene banco e potrebbe produrre conseguenze di non poco conto sui già delicati equilibri della Provincia di Lecco l’elezione, avvenuta martedì scorso a Trezzo d’Adda, di Francesca Rota come nuovo presidente del Parco Adda Nord. Una votazione su cui a pesare come un macigno, dato il voto ponderato che assegna a Villa Locatelli il 7,28%, è stato il sì pronunciato dal consigliere provinciale con delega ai Parchi Bruno Crippa.
Un “sì” di peso
Sindaco di Missaglia, esponente dei Dem, Crippa ha votato con convinzione sì al candidato espresso dal suo partito, senza attenersi (questa l’accusa rivolta dagli esponenti del centrodestra anche martedì durante l’assemblea) all’indicazione, espressa da Villa Locatelli, di astenersi.
Al presidente Usuelli che gli avrebbe chiesto, nei giorni precedenti, di restare neutrale, come la Provincia di Lecco è stata in passato in circostanze analoghe, Crippa avrebbe risposto avocando a sé la delega ai Parchi (mostrando anche malumore per l’appoggio, manifestato in una conferenza stampa, dei consiglieri provinciali Stefano Simonetti e Matteo Manzoni all’uscita del Comune di Airuno dal Plis) chiedendo, come alternativa, al Presidente di prendere parte alla riunione del Parco al suo posto. I fatti hanno preso la piega già nota rischiando di aprire un caso politico in Provincia.
Usuelli: “Non mi sento di dire nulla adesso”
“Sono al corrente del malumore che ha generato la vicenda, ho avuto modo di leggerlo negli articoli di stampa e l’ho percepito” risponde così il presidente della Provincia di Lecco, Claudio Usuelli, interpellato telefonicamente.
L’elezione del nuovo presidente del Parco Adda Nord rischia di aprire un caso politico in Provincia? “Non so se ci saranno problematiche. Non mi sento di dire nulla adesso, lo farò nei modi e nei tempi che riterrò opportuni”.
Lei ha condiviso il voto espresso dal vostro ente in quella sede istituzionale? “Per ora non commento”.
Nel mirino il Pd
Negli ambienti politici di centrodestra, Lega in primis, è risultato a dir poco indigesto l’atteggiamento del Pd, pronto a conquistare non solo la poltrona più ambita di Villa Gina (passando sopra un presunto conflitto di interessi) ma anche i rappresentanti del Consiglio di gestione lasciando a secco Roberto Bonfanti, il candidato in quota centrodestra indicato dai Comuni di Airuno, Brivio, Calco e Imbersago (e supportato anche dal sindaco di Lecco Virginio Brivio, in un tentativo di mediazione che non ha trovato sponda soprattutto nei colleghi bergamaschi).
Il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi (che ha anche diramato un comunicato stampa sulla vicenda) e l’assessore all’ambiente di Merate Andrea Robbiani hanno più volte denunciato durante l’assemblea martedì l’atteggiamento di arroganza dei Dem, cercando di rinviare e stoppare le votazioni. E c’è chi, sempre nel Carroccio, si spingerebbe ora ben più avanti, mettendo in discussione lo stesso appoggio fornito alla coalizione guidata da Usuelli.
“No comment” di Simonetti
Interpellato telefonicamente il battagliero consigliere provinciale leghista Stefano Simonetti si è trincerato dietro un “no comment” non lasciando così presagire nulla sulla piega che la vicenda potrebbe prendere.
Il gruppo Libertà e Autonomia, tramite il consigliere Mattia Micheli, ha fatto sapere che l’intera questione è nelle mani di Usuelli: “Spetterà a lui effettuare le dovute verifiche. Quello che possiamo dire che le nostre deleghe ci sono state assegnate per tutelare l’interesse dell’ente e del territorio e non gli interessi di partito”.