Lungaggini per il ritiro del passaporto, Azione chiede risposte

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Benzoni e Lavelli
Benzoni e Lavelli

“Tantissimi i cittadini e le imprese che pagano questa inefficienza”

LECCO – “La richiesta del passaporto da anni è diventata una vera e propria missione impossibile, vista la grande difficoltà nel prenotare, anche telematicamente, un appuntamento in Questura. Anche nella Provincia di Lecco le liste di attesa non sono di minore durata e le code all’ingresso degli uffici pubblici nemmeno. Anzi. Trovare una data utile per presentare un’istanza per il rilascio o il rinnovo del passaporto richiede mesi e mesi di anticipo, con il rischio di lasciarsi scappare viaggi e opportunità di lavoro. Eppure, benché il problema sia evidente, le Istituzioni nazionale su questo tema faticano a dare risposte”.

L’on. Fabrizio Benzoni, segretario regionale del Partito guidato da Carlo Calenda, così come i colleghi di Azione-Per-Renew della Camera, ha infatti chiesto più volte al Ministero competente che venisse affrontato il tema e gestito il problema, nonostante questo “a un anno dalla mia prima interrogazione al Ministro dell’Interno sulle lungaggini nel rilascio dei passaporti nulla è cambiato: i cittadini sono costretti ad aspettare mesi per accedere a un loro diritto. Una situazione inaccettabile, che si consuma nel disinteresse del governo. Eppure basta avere un minimo di contatto con la realtà per sapere che sono tantissimi i cittadini e le imprese che pagano questa inefficienza con danni alla vita personale, economica e lavorativa”.

E, a proposito di contatto con la realtà e con i problemi dei cittadini, il deputato Fabrizio Benzoni ha lanciato sui propri social una raccolta di segnalazioni (al form https://forms.gle/cAmvL62MWqFQNqNx7) sulle difficoltà dei cittadini nell’ottenimento del documento di identità. ”Il governo – incalza Benzoni – deve ai cittadini delle spiegazioni non più rimandabili su una situazione di ritardi gravissimi”.

I primi numeri del questionario lanciato dal parlamentare, visibili online, dicono che il 38,5% dei rispondenti ha dovuto aspettare tra gli 8 e i 10 mesi per l’appuntamento in Questura, il 26,9% tra i 4 e gli 8 mesi, il 7,7% tra i 2 e i 4 mesi e il 26,9% tra 1 e 2 mesi. Di questi, il 7,7% ha subito danni economici a causa della lentezza del sistema. D’altra parte, i dati Altroconsumo citati nel form dicono che i tempi di attesa per il rinnovo del documento si attestano ancora intorno ai 4 mesi a Brescia, 10 mesi a Venezia, 8 mesi a Bolzano e 7 mesi a Cagliari.

”Per risolvere il problema avevamo proposto al governo diverse soluzioni: dall’eliminazione del vincolo di territorialità per l’appuntamento in questura, alla digitalizzazione dell’iter e all’incremento del personale – spiega Benzoni – nonostante l’annuncio della possibilità di far richiesta del documento anche alle Poste, continuiamo a ricevere tantissime segnalazioni. Problemi che per ogni cittadino si traducono in continui disagi e ansie e purtroppo anche in danni economici”.

Molto soddisfatta dell’attivismo dei parlamentari di Azione la Segretaria provinciale Eleonora Lavelli: “Il lavoro che Fabrizio Benzoni e Giulia Pastorella stanno portando avanti al Camera dei Deputati è significativo e lodevole. I problemi concreti dei cittadini devono trovare spazio nelle discussioni parlamentari, così come sui territori, e devono essere al centro dell’agenda politica dei partiti e, posso dire, il miglioramento dei ritardi della burocrazia è senz’altro un tema caro ad Azione. Il ruolo delle minoranze deve proprio essere quello di pungolare i governanti su questioni serie e puntuali e credo proprio che Azione stia lavorando avendo ben in mente questo obiettivo”.