Il Senatore lecchese Tino Magni: “Una mattanza che non accenna a finire”
LECCO – “In appena mezz’ora due incidenti sul lavoro in Lombardia: un morto e un ferito grave. Dolore e cordoglio per una mattanza che non accenna a finire. Sono vicino alla famiglia del 75enne, che ha perso la vita in un cantiere a Cesano Maderno, in Brianza, e auguro una pronta guarigione al 48enne schiacciato da una fustellatrice, in un’azienda in provincia di Como. Quella di quest’anno è stata una estate di incidenti e morti sul lavoro nel silenzio assordante della ministra Calderone”.
Lo afferma in una nota il senatore di Alleanza Verdi Sinistra, Tino Magni. “È inammissibile – aggiunge – che si perda la vita a causa della mancanza di adeguate misure di protezione e senza i controlli necessari a far rispettare le norme che ci sono. È intollerabile che a una certa età, si sia costretti ancora a lavorare in condizioni pericolose, in un cantiere edile. Il lavoro povero, la precarietà, il lavoro nero e la diffusa pratica di appalti e subappalti al massimo ribasso continuano quotidianamente a mettere a rischio la vita di troppe persone”.
“Rinnoviamo il nostro impegno affinché episodi come questi non si ripetano più. La sicurezza – conclude il senatore – è un diritto sacrosanto di tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età o dalle condizioni contrattuali”.