I comunisti lecchesi si sfilano dai partecipanti alla futura coalizione
“Quel centrosinistra è lo specchio delle politiche liberiste portate avanti a livello nazionale”
LECCO – La frattura tra PD e Appello per Lecco? “Ci lascia totalmente estranei, con quel campo non abbiamo neanche voluto cercare interlocuzione”.
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Andrea Torri, chiarisce che il loro movimento non farà parte della futura coalizione di centrosinistra, che oggi rischia di fratturarsi ancor prima di nascere.
“Da PD ad Appello per Lecco alle nuove civiche, false ambientaliste saranno formazioni che, sia che vadano separate o in coalizioni, si affronteranno a specchio,con programmi che già durante l’ amministrazione Brivio si sono dimostrati organici – prosegue Torri – Noi abbiamo fatto un percorso alle scorse amministrative con la lista Con la Sinistra Cambia Lecco con un programma condiviso e alternativo, ora il volere di Alberto Anghileri e altri è di cercare a tutti i costi di rientrare in un discorso di centrosinistra da cui noi ci tiriamo fuori, visto che, con le politiche portate avanti, quel centrosinistra si è già dimostrato per come è (dal teleriscaldamento,all’impresa sociale, politiche di gestione del personale comunale, welfare…) in linea con le politiche liberiste portate avanti a livello nazionale”.
“Abbiamo avuto anche un incontro con Massimo Riva del Movimento Cinque Stelle – spiega Torri – che riteniamo l’unico capace e coerente, ha portato avanti proposte che guardano al benessere cittadino. Immaginiamo che i 5 Stelle si presentino con il loro simbolo, nel caso valuteremo se ci sarà spazio per sostenere la sua figura, quindi di non presentarci direttamente oppure di presentarci con il nostro simbolo allargando a singoli che si vogliono mettere in gioco, in modo da poterci esprimerci e dire la nostra, ben consci dei rapporti di forza”