Salute, sicurezza e sanità pubblica: anche la Cgil Lecco alla manifestazione di Roma

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Manifestazione roma cgil giugno 2023

Anche dalla nostra provincia una delegazione di 150 persone per difendere una sanità pubblica al collasso

Il segretario Diego Riva: “Serve un cambio di paradigma: bisogna tornare a investire sulla salute pubblica”

LECCO – A Roma si è svolta oggi la manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio della sanità pubblica organizzata dalla Cgil insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’assemblea “Insieme per la Costituzione”.

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Presente anche una delegazione della Cgil Lecco composta da circa 150 persone che hanno raggiunto la capitale con i treni speciali messi a disposizione dalla Cgil Lombardia. A guidare la delegazione Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco: “Oggi in campo ci sono due temi importanti: salute e sicurezza e sanità pubblica. Oggi gli infortuni sono in aumento, come sono in aumento le malattie professionali e si continua a morire mentre si lavora e questo non è più accettabile”.

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Migliaia di persone sono scese in piazza per difendere una sanità pubblica al collasso: “Serve investire sulla salute. Serve un cambio di paradigma e investire sulla sanità pubblica e non più su quella privata – ha continuato Diego Riva -. I tempi per prenotare un esame o una visita sono diventati insostenibili, tutto in un momento in cui la povertà continua ad aumentare. Siamo qui in piazza perché crediamo che un cambiamento è possibile e non siamo più disponibili a far finta di niente. Saremo in piazza anche a settembre perché pretendiamo risposte dal presidente Meloni che non si sta rendendo conto che le cose non vanno nella direzione di un cambiamento giusto ed equo per tutti i cittadini”.

I rappresentanti della Cgil hanno ripetuto al Governo che non vanno bene la Delega Fiscale, la Flat Tax, i condoni fiscali e le azioni messe in campo a contrasto della precarietà come i voucher: “Su tutte queste questioni noi oggi diciamo che c’è la necessità di una azione concreta che deve partire dai rinnovi dei contratti nazionali, partendo dal pubblico impiego. Servono risorse economiche per le pensioni e soprattutto per la salute pubblica. A oggi abbiamo ottenuto solo una calendarizzazione di incontri con i singoli Ministeri e le risposte che ci sono arrivate sono insufficienti. Vogliamo capire se c’è una vera volontà di discutere, in tal caso noi siamo pronti fermo restando che su presidenzialismo e autonomia differenziata noi saremo sempre dalla parte della Costituzione”.