L’unione fa la forza, i sindaci vincono la loro battaglia

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Dopo la maxi manifestazione di Milano con oltre mille tra primi cittadini e loro delegati, Pdl e Lega hanno “riscritto” la manovra che prevedeva pesanti tagli egli enti locali e (aspetto rilevantissimo soprattutto per lago e Valsassina) la cancellazione dei Comuni al di sotto dei mille residenti.

Accanto a Giuliano Pisapia (Milano), Gianni Alemanno (Roma), Piero Fassino (Torino), Flavio Tosi (Verona), anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio e quelli di tanti paesi e città da tutta Italia (oltre un migliaio, tanto da far spostare l’iniziativa dal Pirellone alle strade del capoluogo lombardo). Tra loro,anche esponenti di Amministrazioni valsassinesi, dal sindaco di Parlasco e presidente della Comunità Montana Alberto Denti a due assessori di Vendrogno alla prima cittadina di Morterone Antonella Invernizzi ad altri rappresentanti di centri grandi e piccoli della nostra zona come Esino Lario.

E dopo la manifestazione, un vertice tra le due anime del governo Berlusconi hanno lettaralmente riscritto la maxi manovra che prevedeva tra l’altro i famosi “accorpamenti” tra Comuni sotto i mille abitanti. Salvi dunque i nostri paesi, che mantengono le loro Amministrazioni; arriverà, in sostituzione dell’articolo della manovra relativo ai piccoli comuni, un nuovo testo che obbliga allo svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali dei paesi di minuscole dimensioni a partire dal 2013 e il mantenimento dei Consigli comunali con riduzione del numero dei componenti. Infine, saranno cancellate indennità e gettoni di presenza (fatto già normale in parecchie realtà valsassinesi).

Il vertice tenuto ad Arcore ha sancito poi la “riduzione dell’impatto della manovra per Comuni, Province, Regioni e Regioni a Statuto Speciale e l’attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all’evasione fiscale. con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate.

DALL’INVIATO A MILANO – “Senza la modifica del patto di stabilità che impedisce ai Comuni superiori ai 5mila abitanti di spendere anche le risorse che hanno per fare opere pubbliche e  investimenti è dura e tutto questo si riflette anche sull’economia – spiega Brivio – Per questo chiediamo maggiore equità. In termini concreti il prossimo anno al nostro Comune arriveranno 500mila euro in meno e un inasprimento del patto di stabilità significa spendere ancora meno risorse economiche che significa meno investimenti. Attualmente possiamo spendere solocil 40% circa delle risorse che abbiamo. Tutto questo significa meno opere, meno manutenzioni e sprattutto meno servizi pubblici a favore dei cittadini”.

Giovanni Codega sindaco di Malgrate e presidente della Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino si dice “sorpreso dalle dichiarazioni di esponenti del Pdl come Roberto Formigoni o Guido Podestà. I loro discorsi sono apparsi più duri di quelli di Pisapia. Significa che anche loro hanno capito quanto sia grande il disagio che ci sta arrecando il Governo. Noi lo scorso anno abbiamo avuto 90mila euro in meno ed è faticoso andare avanti. Vedremo cosa succederà e quanti soldi in meno avremo quest’anno. L’anno prossimo dovremo valutare bene come investire i nostri fondi perché da qualche parte dovremo tagliare che sia su scuola, servizi sociali o piccoli interventi”.