La risposta alla maggioranza sugli interventi che segneranno il futuro di Mandello
“Tre interventi poco chiari, che non tutelano l’interesse pubblico, su cui vengono date risposte poco definite anche alla cittadinanza”
MANDELLO – E’ arrivata forte, chiara, decisa la risposta di Casa Comune per Mandello sui tre temi che stanno scaldando la comunità mandellese soprattutto nelle ultime settimane, complici i recenti dibattiti pubblici su PGT e riqualificazione dei giardini. Proprio questi due argomenti hanno trovato spazio, insieme ai lavori nell’area dell’ex campeggio, nell’incontro aperto ai cittadini organizzato dal gruppo di minoranza svoltosi ieri sera, giovedì, in sala civica a Molina, frazione di Mandello.
Di fronte a una platea ampia di ascoltatori il coordinatore politico di Casa Comune Riccardo Mariani insieme ai consiglieri Franco Corti, Andrea Gilardoni, Giuseppe ‘Pino’ Valsecchi e all’architetto Carlo Peraboni, hanno spiegato perché, secondo loro, si tratta di “tre interventi poco chiari, che non tutelano il bene pubblico, caratterizzati da decisioni opache e su cui vengono date risposte poco definite”.
In qualità di capofila della minoranza, Mariani ha aperto l’assemblea riassumendo brevemente i punti che saranno trattati, rassicurando i presenti: “Casa Comune seguirà attentamente le opere in corso e combatterà questa battaglia fino in fondo, fintanto che non si avranno valide risposte da parte dell’Amministrazione comunale. Già da tempo stiamo contrastando per esempio il progetto dei giardini, che solo qualche giorno fa è stato portato alla luce ai cittadini. Quando vengono messe in discussione questioni come la cura del territorio e del paesaggio, le nostre posizioni diventano dure. Non si tratta di una battaglia personale, ma politica e a tutela dell’interesse pubblico. Abbiamo interpellato e inviato lettere anche a tre organi sovracomunali che potrebbero fare la differenza: Autorità di Bacino, Provincia e Prefettura“.
Variante al PGT: “Area Carbè, un intervento a consumo di suolo”
La parola poi ai consiglieri, ciascuno illustratore di un intervento, a partire da Franco Corti che ha incentrato il suo discorso sul PGT, sottolineando in particolare come la questione consumo di suolo venga snobbata dall’attuale Amministrazione: “C’è una legge regionale del 2014 che ne impone la riduzione, in quanto risorsa non rinnovabile, su aree non edificate e dichiarate di espansione. La sera stessa dell’adozione la giunta ha modificato i numeri relativi al consumo di suolo, elementi fondanti la variante al PGT, cambiati dopo più di tre anni di lavoro e calcolati sugli ambiti previsti dall’attuale piano regolatore. Tra le aree recuperate rientrano zone dove nessuno andrà mai a costruire, come il sentiero del Neri, troppo in pendenza, e altri spazi intorno alla superstrada. Siamo all’opera per preparare un documento di critica e una serie di osservazioni puntuali entro il primo maggio a mezzogiorno, scadenza entro cui sarà possibile farlo”.
Ha continuato Corti: “Non si è tenuto conto poi del reale fabbisogno di edifici: in paese ci sono 600 unità abitative non censite e a disposizione, invece si è andati a incrementare gli indici volumetrici”. Emblema del consumo di suolo potrebbe diventare, per il gruppo di minoranza, l’area Carbè, in cui secondo il piano del 2014 era prevista la costruzione di un polo sportivo: “Ora invece l’intervento prevede una parte residenziale, una logistica e una artigianale, con un parcheggio di oltre 10 mila metri quadri destinato ad autotreni e posto a livello strada, con conseguente consumo di suolo e impermeabilizzazione dell’area – ha precisato Corti – Si è persa la possibilità di realizzare la struttura sportiva, anche perché non esiste un’altra zona disponibile per fare un simile intervento. Infine le tre agro-silvo-pastorali previste tra Olcio e il cimitero di Somana, tra la chiesa di San Rocco e la chiesa di Somana, e a Prabello: concretizzarle significherebbe ottenere un risultato simile a quello in località Rossana a Rongio, dove i lavori sono ancora in corso”.
Il consigliere ha mostrato poi come alcuni gradi relativi alla sensibilità paesistica dei luoghi siano cambiati, per esempio in zona Zucco di Somana, o vadano attenzionati, come nelle frazioni o ai Resinelli. Al di là degli aspetti tecnici Corti ha sottolineato: “Non c’è stato nessun coinvolgimento della popolazione sulla variante al PGT, quando norme europee e leggi regionali ne chiedono l’intervento attivo. Anche a noi della minoranza i documenti sono sempre stati consegnati mancanti o con errori, addirittura con riferimenti ad altri comuni”.
Sul tema variante è entrato con fermezza anche l’architetto Carlo Peraboni, docente al Politecnico di Milano ed esperto in urbanistica: “L’Amministrazione deve mettere a disposizione di tutti il sistema di scelte e obiettivi che ha deciso di perseguire nel governare il territorio. Se vengono fatte modifiche, vanno spiegate le motivazioni che hanno portato a guardare il paesaggio in maniera diversa, altrimenti diventano solo una valutazione personale, per quanto possano essere figlie di un preciso ragionamento. Fare urbanistica, se non si rende una città efficiente, non serve a nulla: si cerca di capire quali sono i problemi, che strategie adottare e che interventi compiere per risolverli. I cittadini dovrebbero chiedere agli amministratori quali logiche sottostanno a certe decisioni”.
Riqualificazione giardini: “Non si segue la bussola sostenibilità”
Passando all’intervento dei giardini, di cui l’Amministrazione ha discusso la passata settimana, si è espresso il consigliere Andrea Gilardoni: “Il progetto stravolge la finalità dei giardini, oltre ad avere un impatto importante sul patrimonio arboreo presente, composto da 272 alberi. In un momento in cui la sostenibilità dovrebbe essere la bussola di un’amministrazione, questa riqualificazione è dissonante. E’ anche un’opera molto costosa, serviranno 3 milioni di euro, tutti soldi pubblici anche se solo in parte del Comune. Stando a quanto comunicato i lavori dovrebbero partire a fine estate, anche se non è ancora chiaro: noi della minoranza siamo venuti a conoscenza per la prima volta di questo intervento perché inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Sin da subito non ci ha convinto e ci siamo mobilitati per informare i cittadini di quanto stava accadendo, scendendo in piazza ogni week-end: nessuno a Mandello ne sapeva nulla“.
Campeggio: “Interesse privato ha scavalcato il pubblico”
Ultimo dei consiglieri a parlare Pino Valsecchi, che ha focalizzato l’attenzione degli interlocutori in aula sul presente: i lavori in corso nell’ex area campeggio, originariamente a destinazione turistico-ricettiva, che ora si sta trasformando in una zona prettamente a carattere residenziale. “Abbiamo espresso voto di contrarietà non tanto per la sistemazione dell’area, fatiscente e che necessitava di essere rimessa in uso, ma per la prevalsa dell’interesse privato sul pubblico, grazie all’ottenimento di evidenti e consistenti concessioni. Prima tutto l’edificio avrebbe dovuto essere turistico-ricettivo, ora lo è solo una minima parte. Il 4 aprile abbiamo inviato una lettera alle autorità sovracomunali sottolineando la necessità di chiarimenti da parte della cittadinanza e la nostra apprensione verso l’area, soprattutto in relazione all’impatto paesaggistico ambientale, alla fruibilità pubblica della spiaggia e a quale dovrebbe essere l’altezza corretta dell’edificio in costruzione. Siamo ancora in attesa di risposta”.
Spazio infine alle osservazioni dei cittadini, tra cui è spiccata soprattutto la mancata considerazione nella variante al PGT della salvaguardia di monumenti e patrimonio storico di Mandello, tanto che partirà da parte dell’Archivio Comunale della Memoria Locale una petizione, firmabile recandosi in sede.
Casa Comune si metterà a disposizione dei cittadini un’intera giornata per supportarli nella compilazione delle osservazioni: “Ci sarà la possibilità questo sabato 22 aprile, da parte di tutta la popolazione, anche non mandellese, di recarsi nella sede di Casa Comune in via Dante per incanalare le osservazioni e sottoscriverle: più numerose saranno, più si riuscirà a fare massa critica verso l’Amministrazione. Saremo aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17″, ha concluso Mariani.