Colico ‘allagata’. Per l’opposizione la causa non è il maltempo

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‘Più Comunità’ all’attacco dopo i disagi provocati dalle forti piogge a Colico

“Massiccia urbanizzazione e reti idriche non adeguate. Infiltrazioni nella scuola appena realizzata”.

 

COLICO – Il maltempo degli ultimi giorni ha colpito duro a Colico, in particolare il temporale di martedì mattina ha provocato diverse problematiche in paese accendendo anche lo scontro politico in municipio. Una parte dell’opposizione rimarca infatti l’accaduto in un’interpellanza e un’interrogazione rivolta all’amministrazione comunale.

“Tanti colichesi si sono trovati con negozi, cantine e garage allagati da acqua e fango, molti anche senza energia elettrica saltata a causa dell’acqua che ha coperto le prese elettriche. Anche la palestra della nuova scuola pare sia stata interessata da fenomeni di allagamento, probabilmente per infiltrazioni dal tetto” fanno sapere in una nota Dario D’Andrea ed Enzo Venini, consiglieri comunale della lista civica Più Comunità.

“Diverse strade – aggiungono – sono state coinvolte da dissesti e smottamenti dell’asfalto, verosimilmente per i ripristini malamente realizzati negli anni, tra cui Via Baronia, chiusa al traffico per tutta la mattinata a causa di una grossa buca formatasi dopo l’imbocco da Via Nazionale che ha mandato in tilt il traffico mattutino, costituito soprattutto dai genitori che, proprio a causa del temporale, accompagnavano i figli a scuola. Anche la zona industriale è stata interessata dagli allagamenti, dimostrando come la rete delle acque bianche, anche in quest’area, sia altamente sottodimensionata: è fondamentale fare una riflessione completa sui servizi che il Comune deve destinare a quest’area, prima di pensare agli ulteriori ampliamenti previsti nel nuovo PGT in fase di VAS”.

Per i due consiglieri serve “una pianificazione più attenta per non trovarsi costantemente in una situazione di emergenza. In questi anni a Colico abbiamo assistito ad un’intensa cementificazione che ha portato alla parallela perdita della capacità drenante delle aree verdi: una crescita urbana che non ha avuto altrettanta attenzione ai sottoservizi, al posizionamento razionale di caditoie e griglie. La perdita del verde, in un territorio come il nostro, comporta molte zone di ristagno e allagamento nelle aree piane e depresse non correttamente drenate e, parallelamente, la formazione di torrenti di acqua sulle strade in pendenza, che aumentano la loro velocità e capacità di erosione: tanti i sassi portati nelle zone più a valle”.

“La realizzazione di nuovi asfalti è perlopiù costituita da ripristini puntuali, maggiormente soggetti a smottamenti, oppure da tratti realizzati in fretta e furia prima delle elezioni – aggiungono – Salta agli occhi una mancanza di pianificazione nella gestione del territorio, che non può limitarsi solo ad opere dal ritorno immediato”.

Più Comunità presenterà al prossimo Consiglio Comunale un’interpellanza sullo stato delle reti di raccolta idrica e un’interrogazione sulle infiltrazioni nella palestra della scuola nuova.