“Attendiamo di sapere dal sindaco Stefanoni se si è trattato di un fatto ‘accidentale’ o di un atto ‘folle'”
I consiglieri di minoranza ritengono inoltre che non si sia intervenuti con tempestività per tamponare il disastro, che ha provocato conseguenze ambientali, turistiche ed economiche
LIERNA – A poco più di un mese di distanza dallo sversamento di idrocarburi e solventi che ha portato all’interdizione della balneazione nelle acque del lago a Lierna, precisamente in zona Lungolago Castiglioni, interviene in merito alla questione la minoranza appartenente alla lista civica “Vivere per Lierna”, chiedendo che si faccia maggiore chiarezza sull’episodio avvenuto poco prima di Ferragosto.
“Se a Lierna, pochi giorni prima delle elezioni, si fanno annunci di asfaltature provinciali, comunali, cerimonie, si finiscono lavori che si sarebbero dovuti ultimare molto prima del 25 settembre, purtroppo, i compaesani non vengono aggiornati sui fatti relativi allo ‘sversamento di idrocarburi e solventi’ nella valletta che porta a lago le acque di scolo di via della Libertà”, introducono i consiglieri di minoranza Marco Mauri e Nunzio Marcelli.
Proseguono poi elencando cronologicamente i fatti, definiti da loro “noti”, della vicenda, cominciata “venerdì 12 agosto 2022 alle ore 11.15, dopo la segnalazione di un cittadino di Lierna direttamente ai Vigili del Fuoco (non al comune ??), e l’intervento dell’agente di Polizia Locale che ha eseguito un sopralluogo in via della Libertà 17 certificando ‘versamento di materialmente potenzialmente inquinante’ (probabilmente avvenuto il giorno prima, giovedì 11 agosto), con successiva ipotesi del sindaco di uno sversamento ‘accidentale di idrocarburi e solventi'”.
I primi interventi per “tamponare” il potenziale disastro hanno avuto inizio domenica 14 agosto, tre giorni dopo l’inizio dell’ipotetico sversamento, che nel frattempo ha percorso la roggia raggiungendo il lago, fuoriuscendo in prossimità del Lungolago Castiglioni.
“Il travaso e la raccolta del materiale inquinante che ‘accidentalmente o con dolo’ confluiva dal tubo che raccoglie acque di scolo di via della Libertà, viene eseguito solamente domenica 14 agosto (ore 13 circa) con la posa nella valletta che porta tali acque a lago, di un contenitore da 1 mc (intervento coordinato dal tecnico comunale con una ditta di Lierna)”, sottolineano Mauri e Marcelli.
Per i consiglieri di minoranza è mancata la tempestività dell’intervento in quanto, attenendosi alle conoscenze che hanno a disposizione in merito all’accaduto, “ciò significa che da giovedì 11 agosto, probabile inizio dello sversamento, sino a domenica 14 pomeriggio, data della raccolta dell’inquinante con la posa di un contenitore, non si è provveduto a evitare che gli ‘idrocarburi e solventi’ percorressero tutto il tratto della via della Libertà sino a lago con le conseguenze che abbiamo dovuto sostenere (danno ambientale, danni turistici, inquinamento, odori, preoccupazioni, costi operativi ecc.)“.
A conclusione della cronostoria i consiglieri di Vivere Lierna dichiarano: “Sappiamo anche che, solamente martedì 16 agosto 2022 (5-6 giorni dopo), sono state attivate le ricerche per stabilire se l’accaduto fosse ‘accidentale’ così come ha affermato il sindaco il giorno 12 agosto, oppure ‘per mano di un folle’ così come ha invece affermato il giorno 1 settembre. Essendo abituati alle discutibili e colorite esternazioni del signor Stefanoni, attendiamo di conoscere se trattasi di un fatto ‘accidentale’ oppure di un fatto imputabile a un ‘folle’.
In attesa di avere maggiori delucidazioni sulla vicenda, Mauri e Marcelli avanzano infine una richiesta di natura economica al primo cittadino, per evitare che a sobbarcarsi le conseguenze di quanto successo siano i cittadini: “La manifesta incapacità del sindaco dimostrata anche in questa occasione, ci autorizza a chiedere allo stesso di anticipare una parte delle spese restituendo al comune almeno 1 anno del solo aumento della sua indennità mensile di 900 € (da 1.300 € a 2.200 €, aumento deliberato con 2 componenti della giunta e 3 consiglieri comunali) in attesa che ‘il FOLLE’, venga individuato imputandogli tutte le spese oltre al danno ambientale, al fine di escludere che a pagare siano i contribuenti liernesi“.