Merate, aumento tariffe della piscina: la minoranza interroga

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Le nuove tariffe, con incrementi soprattutto per i corsi nuoto, saranno operative dal 1° settembre

L’attacco della minoranza: “I costi erano stati già rivisti nel 2023. E’ così che la Giunta vuole promuovere il concetto di città sane?”

MERATE – Aumenti ben oltre l’indice Istat con incrementi che vanno a incidere soprattutto sulla frequenza dei corsi nuoto e quindi sui costi sostenuti dalle famiglie. A puntare il dito contro quanto deliberato il 29 aprile dalla Giunta comunale, guidata dal sindaco Mattia Salvioni, è il gruppo di minoranza Prospettive per Merate, capitanato dall’ex primo cittadino Massimo Panzeri.

Ricordando come il piano tariffario, rimasto bloccato per anni, per la precisione dal 2015 al 2023, fosse stato già ritoccato all’insù dalla sua amministrazione per far fronte all’impennata dei costi energetici, Panzeri rimarca che i nuovi aumenti siano, in alcuni casi, ben maggiori rispetto all’adeguamento Istat e ricorda che il gestore del Centro sportivo ha ricevuto, nel 2023, per tramite del Comune di Merate, 350mila euro di contributo regionale a fondo perduto per interventi di efficientamento.


Nell’interrogazione, la minoranza rimarca come gli aumenti riguardano in particolare le tipologie che più interessano durante l’anno le famiglie ovvero i corsi nuoto. “Nello specifico la tariffa per la scuola nuoto per ragazzi passa da 8 a 9 euro/ora (+13%) e quella per i baby da 9 a 10 euro /ora (+12%) il che significa almeno 40 euro /annui in più per ogni figlio considerando solo un’ ora settimanale”.

Da qui le richieste di conoscere quali “valutazioni” siano state effettuate dalla Giunta col gestore per avallare queste ulteriori richieste di adeguamento tariffario e di avere ragguagli sugli interventi di efficientamento energetico effettuati grazie al contributo erogato, sia sotto il profilo della rendicontazione a Regione Lombardia che sotto quello della performance energetica dichiarata in sede di presentazione di domanda di contributo.

Non poteva mancare una stoccatina, ovvero quella contenuta nella domanda, retorica, volta a capire se “gli aumenti previsti costituiscano un incentivo o meno all’avvio alla pratica sportiva dei ragazzi e se, soprattutto, siano coerenti con gli obiettivi del progetto città sane a cui l’amministrazione ha convintamente, almeno nelle intenzioni, aderito”.

L’aumento delle tariffe sarà operativo dal prossimo 1° settembre.