Intervista a Giovanni Castagni, candidato sindaco alle elezioni di ottobre con Montevecchia Etica
Fondatore della comunità cristiana Charis a Ostizza, è alla guida di una lista civica basata sui valori: “Questo è il mio tempo giusto per fare politica”
MONTEVECCHIA – “E’ arrivato il tempo giusto, il Kairos che è l’altro fondamento della comunità Charis, da me diretta da quattro anni a Ostizza”. Scomoda San Paolo Giovanni Castagni, 55 anni, candidato sindaco di Montevecchia Etica, lista in corsa, insieme a “Montevecchia sempre insieme” e a “Montevecchia al centro” alle elezioni del 3 e 4 ottobre (QUI L’ARTICOLO CON TUTTE LE LISTE CANDIDATE NEL LECCHESE ALLE ELEZIONI 2021).
Una squadra, la sua, che ha sciolto le riserve all’ultimo in una competizione elettorale che in cima al colle si sta rivelando quanto mai frizzante e dal risultato incerto e imprevedibile.
“Siamo un’alternativa possibile” premette Castagni, sottolineando di essere riuscito a chiamare intorno a sé persone valide e desiderose di perseguire il bene della comunità del paese. “I montevecchini sono persone toste e attenti osservatori che nell’ultimo periodo si sono avvicinati a noi rivolgendoci parole vere e sincere”.
Da quattro anni a Ostizza con la comunità fondata nel 2014 a Vermezzo, nel Milanese, “dall’unione di fratelli che ispirati dalle parole del Vangelo hanno sentito la chiamata a una scelta di vita comune basata sui valori Cristiani” (così si legge nello statuto), Castagni ha deciso che questo era il tempo giusto per scendere in campo in politica. “Sono nella condizione ideale per impegnarmi a livello politico per questo paese innanzitutto perché sono un uomo libero, senza vincoli con nessuno. Dopo anni di volontariato nel sociale ho imparato che mettersi al servizio degli altri migliora e fa crescere individualmente. La vita è un cammino di esperienze. E ho sentito che questo era il momento per completarla con l’esperienza di sindaco. Ora o mai più, insomma”.
Un passato nel settore del commercio, come rivenditore anche nel settore automobilistico e dell’abbigliamento, ora specializzato sull’attività di formazione ed educazione, Castagni riconosce di essere, anche per lo stile e la proposta lanciata alla comunità, l’outsider di questa competizione elettorale. “C’è interesse verso questa squadra e c’è chi mi chiama già sindaco e riconosce in noi una vera alternativa. Del resto, siamo pronti a lavorare in maniera competente e seria. Abbiamo già individuato delle persone esterne che ci potranno dare una mano in un settore cruciale come quello del bilancio. Ci avvaleremo di un assessore esterno visto che per legge a Montevecchia non ne potremo avere due. Ci tengo però a precisare che in lista ci sono persone preparate, motivate, legate al paese. Alcune, come Manuela Sironi che sarà vice sindaco in caso di vittoria, fa parte della comunità di Charis, altre invece si sono avvicinate a noi condividendo i valori e le proposte. Penso a Enrico Conti, 83 anni, artista noto e apprezzato; a Lorenzo Limonta, commerciante sempre in mezzo ai giovani, oppure Claudio Andreotti, storico vigile del paese ora in pensione che conosce tutto e tutti”.
Tutti accomunati dalla voglia di pensare, prima che ai programmi e alle scelte concrete (dalla nuova biblioteca al centro di raccolta), a una Montevecchia Etica. “Che vuol dire semplicemente dare valori ai valori, mettere in cima alle proprie priorità un modo di comportarsi che valorizza il bene. Una sorta di nuovo umanesimo per porre al centro l’uomo. Potrei sembrare un utopista, ma tra la gente abbiamo percepito forte il desiderio di riportare la priorità sul valore della persona e non dei numeri”. Il che, tradotto nel concreto, vuol dire attenzione agli anziani (anche semplicemente con un pullmino comunale per accompagnarli alle visite in ospedale) e ai giovani, da coinvolgere con idee e suggerimenti innovativi. “Bisogna essere capaci di avere una visione più ampia, valorizzando quello che già esiste e qui a Montevecchia è tantissimo”.
Castagni non nasconde l’impostazione di fondo della lista che è poi quella della sua vita e di chi ha deciso di mettersi in viaggio insieme a lui: “Sono cristiano perché credo nei valori della cristianità e ritengo sia importante amare le proprie radici contadine e rispettare gli anziani che hanno custodito le nostre tradizioni. Montevecchia Etica ha una visione sul futuro e l’amore per ciò che è stato. Ha energia, amore e impegno da dedicare agli altri senza voler avere alcun ritorno economico. So anche che non si può piacere a tutti, ma siamo coerenti e convinti che l’importante sia essere sempre se stessi indipendentemente dal risultato”.
In lista con lui Claudio Andreotti, 66 anni, pensionato, Enrico Corti, 83 anni, pensionato e artista pittore, Emanuela Sironi, 43 anni, financial officier nel terzo settore, Emilio Poliani, 42 anni, libero professionista nel settore edile, Laura Maranesi, 70 anni, artigiana, Lorenzo Limonta, 53 anni agricoltore commerciante, Giovanna Mastromonaco, 45 anni, gestore ordini internazionali nel settore privato, Chiara Montrasio, 55 anni, consulente del settore servizi e Paolo Vetri, 60 anni, professionista nel settore auto.