E’ candidata al plurinominale Lombardia 2 e all’uninominale Lombardia 1 collegio 3
Presidente del Comitato Civico Ambiente di Merate, è attenta e sensibile al tema della transizione ecologica
MERATE – Priorità all’ambiente e alla transizione ecologica e attenzione al mondo della sanità. Sono le due linee guida su cui si basa il programma elettorale di Elena Calogero, attivista del Movimento 5 Stelle, candidata al quarto posto nel collegio plurinominale della Camera dei deputati per il collegio Lombardia 2 (Lecco, Como, Bergamo e Sondrio) e all’uninominale Lombardia 1 (Collegio 3).
Volto noto del panorama politico e associativo meratese, presidente del Comitato civico ambiente, da mesi in prima linea per la salvaguardia della riserva del lago di Sartirana, Calogero, 57 anni, libera professionista nel settore della moda, guarda all’appuntamento politico del 25 settembre con uno sguardo nazionale declinato sul locale.
“Come movimento abbiamo sempre posto ai primi posti il tema della transizione ecologica, una nostra stella fin dall’inizio insieme alla giustizia sociale e dell’ambiente nel solco della legalità – ha puntualizzato la candidata grillina, presente domenica mattina in piazza Prinetti a Merate insieme ad altri sostenitori – . Penso che sia diventata di stringente attualità, complice anche il caro energia, la necessità di incentivare e proporre sempre più comunità energetiche. Avevamo chiesto anche all’amministrazione comunale di Merate di iniziare questo percorso e auspichiamo che venga promosso in futuro”.
Per Calogero è fondamentale anche rendere strutturale la misura del superbonus: “Lo dicono i numeri: l’introduzione di questa misura, al primo anno, è costata 38,7 miliardi e ha generato, come valore economico, 124 miliardi, creando 634mila posti di lavoro”.
Per quanto riguarda l’ambiente, Calogero cita quanto indicato dalla comunità europea all’interno del Pnrr con la richiesta di aumentare le aree naturali del 30%, riconoscendone il valore assoluto in termini di tutela della biodiversità: “Su Merate si potrebbe allargare la riserva del lago di Sartirana al laghetto di San Rocco. E’ una strada che può essere percorsa e di cui vorremmo parlare con il gestore dell’ente”.
Un discorso a parte merita infine la sanità, con i problemi riscontrati sul fronte del personale sia negli ospedali, soprattutto quelli piccoli come il Mandic che nella medicina generale. “A livello nazionale crediamo sia necessario riformare il titolo 5 della Costituzione per riportare la salute di competenza dello Stato. Regione Lombardia ha infatti disatteso una serie di attività che avrebbe dovuto portare avanti, di fatto privatizzando tutta una serie di servizi di competenza pubblica. Anche qui, la prova arriva dai dati: dal 2009 al 2019 a livello nazionale sono stati chiusi 173 ospedali e sono stati aperti 2459 centri privati. Senza parlare del personale che trova più vantaggioso lavorare per i privati o per le cooperative”.