La presa di posizione di vicinanza ai dipendenti del Mandic dopo la lettera diffusa nei giorni scorsi
MERATE – Vicinanza e solidarietà ai dipendenti dell’ospedale di Merate, che con una lettera hanno espresso timori e preoccupazioni sul futuro del Mandic. E’ quanto esprime il circolo Pd Merate con una lettera in cui ricordano l’impegno profuso in questi anni a tutela del presidio di via Cerri invitando i sindaci a prestare attenzione al tema.
Di seguito il comunicato
Rispondiamo “presente!” all’appello lanciato dai dipendenti del Mandic. E’ un grido di aiuto che non possiamo ignorare ed arriva forte e chiaro. Chi non vorrà ascoltarlo, sarà complice di questa dirigenza sanitaria che non vuole rispondere ad una semplice domanda: che futuro avete in mente per il Mandic da qui a 10 anni?
Le scelte messe in atto, come la delocalizzazione da Merate a favore di Lecco e la governance affidata interamente a personale di Lecco, in quale direzione vanno?
“ci sono nuove figure dirigenziali che hanno tante idee che, posso garantire, vanno nella ottica dello sviluppo… bisognerebbe sostenerle e non martellarle come spesso accade.”
Questo affermava il Sindaco di Merate nel corso del consiglio comunale del 09/04/21 nel quale si è parlato di Mandic. Ma, tralasciando quanto è stato fatto nel corso della pandemia grazie all’eccezionale coraggio degli operatori (non della Dirigenza), siamo invece molto interessati alle “tante idee di sviluppo” delle quali il Sindaco Panzeri parla ma che nessuno ad oggi vede.
Nel novembre 2019 abbiamo organizzato un incontro pubblico, molto partecipato, con
l’(ex)assessore Gallera, il DG Favini e i nostri consiglieri regionali Straniero e Girelli.
Sostanzialmente era stato presentato un quadro di interventi programmati su strutture (7,2 Mln euro), apparecchiature (0,5 Mln euro) e risorse umane (UOC Ortopedia – procedure di sostituzione in espletamento). Nelle sue interlocuzioni, il Sindaco ha monitorato e verificato se le promesse sono state mantenute?
Quello che oggi ancora appare è sostanzialmente l’assenza di un progetto che coinvolga il Mandic. Nei fatti, sembra che l’ospedale assolva ad una funzione di deposito di risorse umane da destinare a Lecco per sopperire a carenze di organico piuttosto che essere un ospedale al quale i pazienti guardano con fiducia e nel quale gli operatori ambiscono a lavorare.
A questo si aggiunge un impoverimento del personale: vuoi per pensionamenti, vuoi soprattutto per la scelta di molti professionisti di migrare verso altre strutture vista la situazione del Mandic.
Tutto questo sembra rendere il Mandic sempre meno “attrattivo” per professionalità e servizi che sappiano garantire una qualità all’altezza di un ospedale di 1° livello. Il nostro ospedale tenderà a diventare sempre di più un ospedale di passaggio verso centri più attrattivi per gli utenti e i pazienti, centri spesso e purtroppo privati.
Naturalmente vogliamo aver certezza che servizi e reparti chiusi o ridotti a causa del Covid vengano ripristinati al più presto: che ne sarà di Pediatria, per esempio?
Di questo ed altro ancora vorremmo che il nostro Sindaco si occupasse nel corso delle sue
interlocuzioni, facendosi parte diligente per coinvolgere i sindaci del territorio e imporsi nei confronti della Dirigenza Sanitaria e di Regione Lombardia. Se Merate traina il territorio, anche gli altri Sindaci avranno più peso e voce.
Quindi, rilanciamo l’appello dei dipendenti del Mandic: cari Sindaci, puntate i piedi, fatevi sentire e chiedete un’audizione all’assessore Moratti!
Noi come PD di Merate mobiliteremo il partito ad ogni livello affinchè la politica dia le risposte che il territorio e i dipendenti si meritano. Ma questa non dev’essere la battaglia di una sola parte politica ma di tutta la politica meratese: amici del csx e del cdx, lanciamo un tavolo permanente a tutela del Mandic e del territorio?