In Consiglio la mozione per intitolare a donne luoghi pubblici
Tra gli spazi da “intitolare” anche il nuovo parco di via Allende che il vice sindaco non ha mai nascosto di voler dedicare alla mamma di Silvio Berlusconi
MERATE – “Intitolare luoghi pubblici come a titolo di esempio, il parco di via Allende, il parco di Villa Confalonieri, il Centro Diurno Anziani di Cassina, il Centro Diurno anziani di Via don Minzoni e il Centro ex C.s.e. di Brugarolo a donne che hanno dato un contributo significativo alla storia e all’evoluzione del nostro Paese”. E’ questo l’impegno preso all’unanimità ieri sera, giovedì, in consiglio comunale dove la consigliera Patrizia Riva ha presentato la mozione del gruppo di minoranza Cambia Merate avente per oggetto la necessità e l’urgenza di dare rappresentanza all’universo femminile anche sul fronte della toponomastica.
“A Merate ci sono 256 strade, vie, piazze, di cui 115 sono intitolate a uomini e 17 a donne. Di queste, 4 sono madonne, 4 sante o beate martiri, una sola è dedicata a Maria Gaetana Agnesi mentre le restanti sono dedicate a nomi femminili generali” ha ribadito Riva rispolverando alcune delle argomentazioni portate avanti qualche mese fa quando era stato chiesto di intitolare a delle illustri figure femminili le scuole primarie di Sartirana e di via Montello. In quell’occasione, la richiesta era stata di fatto respinta, sottolineando la competenza in merito della scuola stessa. Da qui la richiesta di convergere su luoghi pubblici, come appunto i parchi e i centri diurni, senza anticipare alcuno dei nomi “candidabili”.
Richiesta sostanzialmente accolta con l’emendamento proposto dal vice sindaco Giuseppe Procopio che ha chiesto di stralciare dalla formula dell’impegno il riferimento al contributo ad “aumentare il prestigio dell’Italia nel mondo”. In un primo momento, il vice sindaco aveva chiesto di lasciare il testo il più generico possibile, ovvero lasciare l’impegno all’intitolazione di “luoghi pubblici a donne” in modo da abbracciare anche una dimensione più “popolare e accessibile a tutti”.
A fronte dei rilievi della minoranza, che prima con Patrizia Riva e poi con Gino Del Boca hanno sottolineato l’importanza del merito, criterio valido per l’intitolazione di uno spazio a prescindere dal genere, il consiglio, dopo qualche minuto di sospensione, ha trovato una sintesi lasciando la formula dell’intitolazione a “donne che hanno dato un contributo significativo alla storia e all’evoluzione del nostro Paese”.
Chissà se basterà per fa rientrare tra le papabili anche Rosa Bossi Berlusconi, la mamma dell’ex premier Silvio Berlusconi, morta nel 2008 a 97 anni, a cui il vice sindaco non ha mai nascosto il sogno di voler intitolare il parco di via Allende, donato proprio dal leader di Forza Italia al Comune di Merate nell’ambito del progetto edilizio dell’ex cascina Vedù.