Perde sempre più peso l’ipotesi di un assessore esterno
La “sfida” si fa interna tra consiglieri in quota Lega (come Vanotti o Centemero) e il “civico” Tamandi
MERATE – Il consigliere Fabio Tamandi in pole position per la carica di assessore all’Ambiente dopo la “cacciata” di Andrea Robbiani. A più di una settimana dal decreto, firmato dal sindaco Massimo Panzeri, di revoca delle deleghe all’ormai ex assessore (già sindaco della città dal 2009 al 2014), nulla trapela di ufficiale in merito al destino dell’assessorato restato vacante dopo l’improvvisa fuoriuscita dell’esponente di spicco della Lega.
Le deleghe all’Ambiente, all’Innovazione tecnologica e all’Ecologia restano quindi ancora in mano allo stesso sindaco anche se non è escluso che l’ingresso di un nuovo esponente nell’Esecutivo possa provocare qualche cambiamento nelle mansioni attribuite ai singoli assessori. Tutte ipotesi per ora, visto che Panzeri nulla dice a riguardo del nuovo assessore, rimandando ai prossimi giorni la firma sul decreto di nomina.
Sembra però essere definitivamente tramontata la possibilità di avvalersi di un esterno mentre sembra prendere sempre più pista l’ipotesi di attribuire l’assessorato al consigliere Tamandi anche per via della sensibilità al settore mostrata nell’ambito della comunità del Parco del Curone, in cui è esponente. Una scelta, quella del consigliere “civico” che potrebbe però scontentare chi vorrebbe sostituire l’uscita di un esponente della Lega con un altro nome riconducibile al Carroccio (come Alessandro Vanotti o Paolo Centemero) per non alterare l’equilibrio politico tra le parti che compongono la coalizione che nel maggio 2019 vinse le elezioni.
Dal canto suo l’ormai ex assessore Robbiani ha ribadito l’intenzione di restare in consiglio comunale come semplice consigliere (vedi articolo). E c’è da scommettere che la sua presenza non passerà di certo inosservata.