Il gruppo di minoranza ha protocollato una mozione in Comune da discutere nel prossimo Consiglio comunale
“Regione deve dirci chiaramente quali sono le intenzioni circa il futuro dell’ospedale di Merate”
MERATE – Sostegno e vicinanza ai lavoratori del Mandi che hanno scritto e firmato la richiesta di aiuto a tutela dell’ospedale di Merate. E’ quanto esprime il gruppo di minoranza Cambia Merate i cui consiglieri Aldo Castelli, Gino del Boca, Patrizia Riva, Alessandro Pozzi e Roberto Perego hanno protocollato oggi, giovedì, in Municipio una mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale (per leggere il testo della mozione, CLICCA QUI).
“Il gruppo consigliare Cambia Merate esprime il proprio sostegno ai dipendenti ospedalieri che hanno scritto e firmato la richiesta di aiuto a tutela del Mandic. Siamo con loro per evitare che il nostro ospedale continui ad essere depauperato e per assicurarci che mantenga per i prossimi anni il suo ruolo di DEA di 1° Livello. Una qualifica importante che, tra l’altro, garantisce la presenza del Pronto soccorso h24″ si legge nel documento in cui si sottolinea anche la petizione online attiva sul sito Change.org che ha già superato le 3000 firme.
“Questo è un segnale fortissimo e di sostegno da parte di un intero territorio. Dopotutto, non si può accettare che si disperdano le qualità e le professionalità di un polo sanitario che è risultato fondamentale durante la Pandemia e che rappresenta il principale polo di attrazione del Meratese – Casatese”.
Una voce, quella della minoranza meratese, che si unisce a quella che si è alzata da Casatenovo dove il sindaco Filippo Galbiati, il capogruppo Fabio Crippa e il gruppo di maggioranza Persone e Idee per Casatenovo hanno condiviso una riflessione per ribadire l’importanza e la strategicità di ospedali come quello di Merate.
“Le decisioni aziendali assunte a causa del Covid-19, come le conversioni o chiusure di interi reparti, l’arresto delle sale operatorie, lo spostamento di personale e di attività “core” nel presidio di Lecco, le ferie forzate per alcuni dipendenti sembrano nascondere una strategia diversa della Dirigenza sanitaria Lecchese. Il timore che circola tra le corsie è che queste direttive possano permanere anche dopo l’emergenza Covid e rappresentino un “test” per il futuro già ben chiaro nelle strategie del DG Favini e della DS Bettamio”.
La richiesta avanzata da Cambia Merate è chiara e mira a bussare direttamente alle porte del Pirellone: “Siccome tanti tra Sindaci, operatori e sindacati convengono che qualunque interlocuzione con la dirigenza che oggi governa l’azienda ospedaliera appare inutile, chiediamo direttamente a Regione Lombardia quali siano i piani di indirizzo e la progettualità per il Mandic da qui ai prossimi 10 anni. Non possiamo accettare che da troppo tempo non si dia una risposta certa e chiara sui piani aziendali dell’ASST lecchese. Vogliono ridurre il Mandic a semplice polo di primo soccorso? Lo dicano chiaramente e spieghino qual è l’alternativa che hanno in mente.
Per questo, quale gruppo di minoranza presenteremo al prossimo Consiglio Comunale di giovedì 29 aprile 2021 una mozione che impegni il Sindaco a farsi parte diligente affinchè pretenda da Regione Lombardia informazioni e piani certi riguardo al nostro Ospedale”