L’amministrazione meratese porterà giovedì sera in Consiglio la delibera sullo scioglimento di Retesalute
Panzeri: “Rinvii e continui posticipi non giovano all’azienda speciale. Lo dico da un anno ormai. Per me non ci sono alternative alla liquidazione”
MERATE – “E’ da un anno che lo dico e lo ripeto ancora una volta: l’inerzia non giova a Retesalute e al futuro dell’azienda speciale”. Lo ribadisce convinto il sindaco di Merate Massimo Panzeri, nonché presidente dell’assemblea dei soci dell’azienda speciale di Retesalute, all’indomani dell’arrivo del parere della Corte dei Conti, l’ennesimo di una serie, a fronte della richiesta di chiarimenti avanzata dal Comune di Olgiate.
Un parere atteso in cui l’organo di rilievo costituzionale, con funzioni di controllo e giurisdizionali, ha ribadito di non poter entrare nel merito della vicenda, fornendo però delle linee guida di interpretazione della situazione in cui si trova a vivere Retesalute e con essa i 27 comuni aderenti. “Respingendo come inammissibili 5 punti su 6, la Corte dei Conti ha chiarito però come sia una scelta di esclusiva competenza dei Comuni (e quindi politica) quella di optare per la liquidazione” ha sottolineato il sindaco di Olgiate Giovanni Battista Bernocco, coadiuvato dalla segretaria Anna Lucia Gaeta, aggiungendo come sia stato rilevato che l’azienda speciale abbia già avviato un percorso di risanamento approvando nei mesi scorsi l’aumento delle tariffe dei servizi.
Un’interpretazione del parere, depositato il 23 aprile e diffuso nei giorni scorsi ai sindaci del Meratese e del Casatese, che però non ha convinto il sindaco di Merate che ieri sera, lunedì, ha anche incontrato il collega Bernocco per un sereno e franco scambio di opinioni. “L’ultimo parere giunto dalla Corte non sposta, secondo la mia modesta opinione, il percorso fin qui fatto dai comuni soci. Non vedo insomma altra alternativa alla liquidazione volontaria se non quella coatta. Ripianare il debito? Devono ancora spiegarmi come farlo. Continui rinvii e nuove interpretazioni non giovano a Retesalute”.
Ragioni per cui il sindaco non solo ha confermato il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per giovedì 29 aprile, rinviato dieci giorni fa dopo un’accesa discussione in aula, ma ha anche firmato, come presidente dell’assemblea dei soci, la convocazione dell’assise per il 20 maggio inserendo gli stessi punti all’ordine del giorno previsti in quella del 14 aprile, rinviata poi a causa di un’indisposizione del notaio. “Avrei anche anticipato la convocazione, ma abbiamo preferito attendere la riabilitazione definitiva del professionista”.
Pur ribadendo la convinzione che la strada sia quella della liquidazione con un possibile ritorno in bonis in un secondo momento, Panzeri conclude: “Sarà il consiglio comunale di Merate a esprimersi sulla delibera relativa all’atto di indirizzo così come sarà l’assemblea dei soci a dover indicare il percorso da seguire”.
Tanti Comuni del Meratese e del Casatese si sono già espressi sulla delibera di scioglimento di Retesalute, senza aspettare il parere della Corte dei Conti. Olgiate ad esempio si era portata avanti già a metà marzo, votando contro, mentre Casatenovo ha portato il punto in discussione alcuni giorni fa ribadendo di intraprendere la strada dello scioglimento dell’azienda speciale per non spaccare e dividere il territorio. “Restiamo uniti – le parole del sindaco Filippo Galbiati – Altrimenti Retesalute muore senz’altro prima”.