Riapre il ponte San Michele, il sindaco di Merate critica la cerimonia: “E’ qui la festa?”

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La cerimonia รจ in programma alle 14.15 a Calusco: รจ atteso il ministro delle Infrastrutture

Per Panzeri non c’รจ nulla da festeggiare, anzi si chiude solo parzialmente una delle pagine piรน tristi del nostro territorio

MERATE – “Nulla da festeggiare. Anzi, solo la conclusione, parziale, di una delle piรน tristi pagine della storia recente del nostro territorio”. Il sindaco di Merate Massimo Panzeri interviene a muso duro sulla cerimonia in programma alle 14.45 a Calusco per la riapertura del ponte San Michele, chiuso al traffico viario e alla circolazione ferroviaria dal settembre 2018.

Il sindaco di Merate Massimo Panzeri

Previsti, per l’appuntamento, il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia Claudia Terzi, il presidente Rete Ferroviaria Italiana Claudia Cattani eย  l’amministratore Delegato e Direttore Generale Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile, oltre ai sindaci di Padernoย Gianpaolo Torchio e il collega di Caluscoย Michele Pellegrini.

Ecco il suo intervento.

Oggi alle 16 riapre dopo 14 mesi il ponte San Michele. Eโ€™ annunciata una cerimonia in pompa magna per rallegrarsi francamente non so proprio di cosa. Della fine di un incubo forse?
Personalmente mi vergognerei a celebrare la โ€“ parziale- conclusione di una delle piรน tristi pagine delle storia recente del nostro territorio.
Migliaia di persone- studenti, lavoratori ed attivitร  economiche- hanno subito disagi e danni per oltre un anno che non saranno certo compensati dalle sicuramente belle parole dei presenti per lโ€™occasione.
Tutti coloro che si alterneranno oggi sul palco, appositamente allestito, dovrebbero a mio parere cospargersi il capo di cenere e chiedere almeno scusa a tutti loro. Ad uno ad uno. Sono convinto invece che si avrร  persino lโ€™ardire di rivendicare la fine anticipata dei lavori rispetto al previsto!
Certo, per chi ha buona memoria, il 14 settembre 2018 quando il Ponte fu chiuso nottetempo senza nessun preavviso, i dirigenti di Rfi, proprietari della struttura, ci dissero subito che per 2 anni il traffico veicolare e ferroviario sarebbe stato interdetto a causa dellโ€™imminente rischio di crollo della struttura. Peccato che i famosi sensori che a loro dire erano improvvisamente โ€œimpazzitiโ€ in realtร โ€ฆ. non cโ€™erano, come non cโ€™era un piano di manutenzioni per la struttura o meglio nulla era stato fatto per anni e anni per scongiurare tutto ciรฒ. E men che meno si รจ pensato a progettare strutture moderne e alternative.
Risultato: per oltre 400 giorni, 2 delle Province piรน dinamiche e produttive della Lombardia sono state di fatto private di collegamenti, se non attraverso percorsi lunghi e tortuosi. Altro che festa, unโ€™autentica odissea.
Questa sera finalmente, almeno i veicoli, potranno riprendere a circolare e per molti lโ€™incubo di questi mesi sarร  presto un ricordo ma non dimentichiamo che per altrettanti, i giร  martoriati utenti ferroviari, lโ€™agonia durerร  ancora a lungo.
Ultima nota di servizio: nellโ€™euforia del momento, attenzione a non superare i 20 km/h sul Ponte altrimenti si rischiano salate sanzioni dai sofisticati sistemi di rilevazione della velocitร  installati nel frattempo.
Buona festa,
Massimo Panzeri