Il gruppo di opposizione ha depositato un’interrogazione su un subappalto effettuato in viale Verdi
La minoranza chiede conto dalla presunta “parentela” tra il sindaco e uno dei soci della società vincitrice del subappalto
MERATE – Interrogazione del gruppo di minoranza Cambia Merate su un subappalto relativo agli interventi di riqualificazione di Viale Verdi, l’importante progetto in corso di realizzazione lungo l’arteria cittadina che taglia, da est a ovest, la città.
Il gruppo di opposizione, capitanato da Aldo Castelli, ha posto la lente di ingrandimento sul subappalto effettuato dalla ditta Mezzanzanica di Parabiago, vincitrice dell’appalto da circa 2 milioni di euro, relativo alle opere di verde e arredo urbano.
“L’amministrazione comunale ha, con determina del servizio Lavori pubblici, autorizzato il 17 giugno 2022 il subappalto a favore della società Ardenghi Fabio & C. S.n.c. di Calusco d’Adda per circa 60mila euro. Vogliamo sapere se sussistono, come evidenziato da alcuni articoli di stampa, rapporti di parentela (rectius: affinità) tra uno dei soci della società subappaltatrice
e il sindaco di Merate e se questa amministrazione abbia adottato, o in caso negativo, intenda farlo, la Carta di Pisa, codice etico destinato agli amministratori pubblici e contenente specifiche regole di condotta e di comportamento finalizzate a rafforzare la trasparenza e la legalità all’interno delle istituzioni pubbliche”.
Il riferimento, in particolare, è al conflitto di interesse qualora sussistano rapporti tra soggetti terzi e amministratori in presenza di “rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado” anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme.