Unione della Valletta: respinti dal Tar i tre ricorsi del Comune di Santa Maria Hoè

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Marco Panzeri ed Efrem Brambilla
Il sindaco de La Valletta Marco Panzeri e il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla

Depositate le sentenze del Tar sui tre ricorsi presentati da Santa Maria Hoè nei confronti di delibere dell’Unione e del Comune de La Valletta

Panzeri soddisfatto: “Abbiamo avuto ragione su tutti i fronti”

LA VALLETTA BRIANZA – Respinti dal Tar tutti e tre i ricorsi presentati dal Comune di Santa Maria Hoè nei confronti dell’Unione dei Comuni lombardi della Valletta e del Comune de La Valletta. A rendere noto dell’esito del procedimento amministrativo è il sindaco de La Valletta Brianza Marco Panzeri che non nasconde il “grande piacere e la soddisfazione” alla luce delle tre sentenze depositate dal Tar.

In tutti i giudizi, il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto tutte le domande formulate dal Comune di Santa Maria Hoè accogliendo totalmente le eccezioni da noi presentate e, soprattutto, confermando espressamente la legittimità degli atti emessi dal Comune di La Valletta Brianza e dall’Unione” puntualizza Panzeri, da sempre convinto della legittimità dei provvedimenti e degli atti adottati dai due enti pubblici in merito, in primis, alla gestione del personale dipendente.

“Siamo sempre stati fermamente convinti della correttezza giuridica ed istituzionale di ogni atto e provvedimento emesso dall’Unione e dal Comune di La Valletta Brianza ma siano contenti che anche il TAR Lombardia abbia autorevolmente “certificato” la legittimità dei nostri comportamenti”ribadisce il primo cittadino, aggiungendo un perentorio: “Abbiamo avuto ragione su tutti i fronti”.
Non solo. Panzeri sottolinea alcuni passaggi delle sentenze del Tar Lombardia: in particolare quando i giudici hanno confermato la legittimità della composizione del Consiglio dell’Unione dopo le dimissioni da parte dei rappresentanti del Comune di Santa Maria Hoè, evidenziando “l’inscindibilità tra la carica di sindaco di uno dei Comuni associati e quella di membro del Consiglio dell’Unione, con la conseguenza che le dimissioni dalla seconda delle suddette cariche devono considerarsi senza effetto in mancanza di contestuali dimissioni dalla prima”.