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L’approvazione del bilancio comunale, capitolo che il sindaco Virginio Brivio sembrava essere intenzionato a chiudere in tempi brevi, si allontana sempre più dalle previsioni del primo cittadino. Imu in primis, ma anche Irpef, sono nodi da risolvere con una certa attenzione e questo non gioca di certo a favore di un’approvazione celere. Ecco quindi la necessità di nominare anzitempo il nuovo assessore al Bilancio, delega che il sindaco ha tenuto per sé dopo le dimissioni dell’ormai ex assessore Mario Moschetti. Una decisione, quella della nomina, che Brivio avrebbe voluto prendere solo dopo l’approvazione del bilancio, ma i tempi lunghi e, pare, alcune pressioni da parte di Rifondazione Comunista stanno mettendo alle strette il sindaco.
E infatti, se dalle indiscrezioni dei giorni scorsi i papabili alla poltrona di assessore al Bilancio erano quattro, se non 
addirittura cinque, dando ascolto alla fantasia di alcuni che davano il dimissionario Moschetti pronto al rientro, oggi i nomi che danzano sulla scrivania del sindaco pare siano solo due. Tant’è che, mentre Marco Cariboni, consigliere nella tempestosa Lineelecco, presidente del circolo Canottieri, già candidato sindaco per l’Udc contro lo stesso Brivio e in quota Appello per Lecco, è da escludere definitivamente, l’altro nome che è da escludere è quello di Corrado Conti, ragioniere capo ai servizi finanziari della Provincia di Lecco nonchè consigliere di minoranza nel Comune di Calolziocorte.
A questo punto, restano in lizza solo due nomi e sono quelli di: Alessandro Magni capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà e quello di Remo Valsecchi, commercialista, già in quota radicali, socialisti, pd e ora battitore libero.
Questa settimana il primo cittadino li incontrerà entrambi, dopodiché farà le sue valutazioni per assegnare la delega al Bilancio. Quello che resta da capire è se quella di Brivio sarà una scelta fatta sulla base delle esclusioni o diversamente sarà una scelta mirata.
