LECCO – Presentati il Piano Provinciale Disabili 2014-2016 che prevede un’articolazione su tre annualità con un finanziamento da parte di Regione Lombardia per l’anno in corso destinato alla Provincia di Lecco pari a 1.042.827 euro e il rapporto del Servizio Collocamento Disabili e Fasce deboli 2013.
Relatori della presentazione l’assessore Provinciale ai Servizi Sociali Antonio Conrater e il responsabile collocamento disabili Marino Bottà.
Per quanto concerne il Rapporto 2013 è stato evidenziato come questi servizi forniti dalla provincia funzionano e dimostrano di essere un’eccellenza a livello regionale. Nel 2013, gli iscritti al collocamento disabili e fasce deboli (persone in situazioni di disagio sociale, ex detenuti, alcolisti, ecc.) sono state 2542 e gli interventi effettuati 1444 per un investimento pari a 2milioni e 800mila euro di cui 1,179 milioni sono arrivati dalle aziende, 387mila dai Comuni e 1 milione e 236mila euro dalla provincia.
Nel 2013 le azioni intraprese per consentire l’inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro hanno comportato un investimento di un milione e 100mila euro, di cui 565mila euro sono stati contributi conferiti alle cooperative sociali e 550 euro alle aziende.
Per quanto riguarda la Provincia di Lecco, all’attività ordinaria del 2013 si sono aggiunte i seguenti protocolli: con la Parrocchia e il Comune di Monticello, la Caritas di Merate e il Comune di Merate per Borse Sociali Lavoro a favore di famiglie indigenti e, nel caso di Monticello, anche per giovani che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro; con il Comune di Costa Masnaga per l’inserimento di giovani in difficoltà ad accedere al mondo del lavoro; con il Comune di Missaglia e la ditta Catra è in essere un confronto per giungere a un protocollo per l’inserimento di 10 lavoratori; con il Fondo Carla Zanetti per l’inserimento di donne vittime di violenza; con i Comuni per le Borse Sociali Lavoro a favore di disoccupati con persone a carico che vivono in stato di grave difficoltà economica; con i Comuni per il progetto Paese Pulito che vede impegnata una persona in condizioni di svantaggio sociale, nella cura degli spazi pubblici. Il Servizio fornisce anche l’attrezzatura e l’abbigliamento necessari; con enti pubblici vari per l’inserimento di tirocinanti in grado di supplire la carenza di personale di ruolo e con l’Apaf per l’organizzazione di un servizio di orientamento al lavoro per i giovani disabili che frequentano l’ultimo anno del percorso scolastico.
Guardando invece ai prossimi tre anni, il Piano Provinciale Disabili 2014-2016, si svilupperà allo scopo di favorire ulteriormente l’inserimento lavorativo delle persone iscritte negli elenchi del Collocamento Disabili di Lecco. Per rispondere con maggiore tempestività ed efficacia ai bisogni occupazionali di ogni iscritto, il Piano Provinciale Disabili 2014-2016 garantirà la presenza di servizi, figure professionali, collaborazioni in grado di prendere in carico le singole persone, gestire con efficacia percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro.
Le novità principali consistono nell’introduzione della Dote unica a favore delle persone disabili; il sostegno alle aziende e alle cooperative che promuovono l’inserimento di lavoratori disabili; la possibilità di svolgere azioni a esportare buone prassi nelle altre Province in collaborazione con la Regione e, in particolare, le Adozioni Lavorative verranno implementate in altri territori.
Destinatari degli interventi sono unicamente le persone con disabilità di cui all’art. 1 c. 1 della L. 68/99 “Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili”, iscritte negli elenchi e/o graduatorie di cui all’art. 8 della citata legge; le aziende, gli enti, le cooperative sociali, ecc. che operano sul territorio provinciale o che hanno in essere collaborazioni con il Servizio Collocamento Disabili.
Cinque le linee di indirizzo del Piano Provincia Disabili, a partire dalla centralità della persona e della sua famiglia, attraverso la presa in carico del singolo, l’attivazione di percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro e di sostegno alla conservazione del posto di lavoro con particolare attenzione verso i soggetti più deboli; in secondo luogo un sostegno alle aziende e ai lavoratori disabili durante l’intero percorso lavorativo; quindi, la promozione, sperimentazione e implementazione di progetti, azioni innovative e buone prassi che possano favorire l’accesso al lavoro; e ancora, il potenziamento delle collaborazioni con le cooperative sociali di tipo B sperimentando nuove forme di interazione al fine di favorire una maggiore ricettività dei lavoratori disabili e infine, ma non daultimo, la maggiore collaborazione con gli enti accreditati al lavoro e alla formazione e favorire i processi di transizione scuola/lavoro.
PIANO PROVINCIALE DISABILI ANNO 2014 – 2016 – Testo Integrale
SERVIZIO COLLOCAMENTO DISABILI E FASCE DEBOLI – Rapporto 2013 integrale