LECCO – “Visto che il “no” al referendum ha portato, tra le altre conseguenze, al fatto che le province continueranno ad esistere, è necessario che vengano subito rifinanziate e che abbiano i soldi per garantire ai cittadini i servizi che servono a partire dalle strade (siamo al disastro senza voler speculare sulle tragedie), dalle scuole (il terzo mondo, pensiamo al riscaldamento) e da altri temi essenziali (gli interventi in caso di neve). Ma i soldi vengano dati seguendo criteri che premiano chi ha sempre amministrato bene e non il contrario: per un vero federalismo e per una vera meritocrazia”.
Così Mattia Micheli, consigliere provinciale per la lista “Libertà e Autonomia”, a quasi una settimana dal referendum e a un mese dalle elezioni provinciali di secondo livello per il rinnovo della Provincia di Lecco.
La legge Delrio aveva previsto le elezioni di secondo livello (i consiglieri comunali a livello provinciale eleggono i consiglieri provinciali, ndr) e il “sì” al referendum avrebbe dovuto sancirne la definitiva eliminazione. Ma le cose sono andate diversamente: “Alla luce del risultato di domenica scorsa, vanno ridefiniti e ripristinati i ruoli delle province che restano in Costituzione come organo di governo del territorio. D’altra parte in queste condizioni, cioè senza denaro da spendere, possono fare ben poco quindi vanno immediatamente rifinanziate”.
Oltre a ciò, secondo Micheli, “è necessario restituire ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti provinciali, perché solo così è possibile avere una maggiore responsabilità da parte di chi viene eletto nei confronti del proprio elettore. L’occasione è anche quella giusta per rivedere il tema dei confini e penso a casi come la Valle San Martino: non si mettano a tacere le legittime aspettative dei cittadini”.
Intanto domenica 8 gennaio si torna al voto “e noi saremo pronti con una lista di amministratori locali”, conclude Micheli.