LECCO – Abrogazione della legge Fornero e della Legge Merlin sulla prostituzione, stop ai concorsi pubblici per gli immigrati, abrogazione della Legge Macino sui reati di opinione e abolizione delle Prefetture: sono i quesiti che la Lega Nord sottoporrà a partire da questo fine settimana ai cittadini.
“Cinque referendum per cancellare altrettante storture” recita il volantino del Carroccio che presenta le proposte leghiste.
Sulla Legge Fornero, l’obbiettivo della Lega è quello di risolvere la situazione degli esodati, ovvero di quelle persone che si sono ritrovate senza lavoro né pensione a seguito della recente riforma pensionistica. “Un crimine nei confronti dei cittadini – come l’ha definito il commissario provinciale della Lega Nord lecchese, Giulio De Capitani – restano ancora 130 mila persone che, dopo aver versato contributi per 40 anni, si sono ritrovati in questa condizione. Chiediamo il ritorno alla riforma Maroni”.
La Legge Mancino, in materia di discriminazioni razziali e religiose, è considerata dal Carroccio come “lesiva della libertà di opinione”, mentre sui concorsi pubblici si punta ad eliminare la possibilità, introdotta nell’agosto 2013, di partecipazione degli stranieri titolari di un permesso di soggiorno europeo, soggiornanti di lungo periodo o con status di rifugiati. “E’ assurdo che si permetta tutto ciò con i tanti disoccupati che abbiamo nel nostro Paese e con i nostri giovani senza lavoro” prosegue De Capitani.
C’è poi il quesito per l’abolizione della Legge Merlin sulle case chiuse, “fallimentare” secondo il consigliere regionale Antonello Formenti, che vuole ristabilire la regolarizzazione della prostituzione, e l’abolizione delle Prefetture, ritenute dalla Lega come “costose e inutili” e il cui peso sui conti pubblici si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di euro l’anno. “Al contrario di quanto sta facendo il Governo sulle Province – ha spiegato il senatore Paolo Arrigoni – l’abolizione delle Prefetture nasce con l’obbiettivo di dare più spazio alle autonomie locali e del risparmio”.
La presentazione di queste proposte è avvenuta venerdì mattina, nella sede provinciale del Carroccio, in corso Martiri, alla vigilia del lancio della raccolta firme agli oltre 40 gazebi nei Comuni lecchesi (al link la lista) che proseguirà con più appuntamenti fino alla fine di giugno. Ogni quesito dovrà raggiungere almeno 500 mila firme ma l’obiettivo della Lega va ben oltre: “Puntiamo a 3 milioni di adesioni” annuncia De Capitani, anche se sulla provincia lecchese non si fanno pronostici, ma c’è grande ottimismo da parte dei dirigenti del partito:
“Ogni sezione organizzerà il proprio gazebo e, anche con un numero minimo di firme, raggiungeremmo comunque un risultato adeguato – ha sottolineato il segretario cittadino della Lega Nord lecchese, Emanuele Mauri, affiancato dall’ex sindaco di Lecco, Antonella Faggi – Si tratta di qualcosa che va oltre all’iniziativa di una parte politica, credo che qualsiasi persona di buon senso si troverà d’accordo con quanto proponiamo”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL





































