Rifondazione a sostegno dei dipendenti Ande

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LECCO – Il partito della Rifondazione Comunista ha deciso di sostenere le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda lecchese Ande e di tutte le altre aziende in crisi e per questo sarà presente nei prossimi giorni con un volantino informativo che verrà distribuito davanti al punto vendita di via della Pergola a Lecco.

Nel 2009 l’imprenditore cinese Lin Mingwen ha acquistato la società lecchese e ora ha deciso di metterla in liquidazione da settembre.

“Nonostante tutto ciò – spiegano dal Partito di Rifondazione Comunista – i 70 lavoratori hanno deciso di continuare a lavorare normalmente fino a tale data, per permettere all’imprenditore cinese di fare cassa con i saldi e la vendita della merce di magazzino. Ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori stanno dando più del dovuto, quello che non si merita, ad una classe imprenditoriale rapace e parassitaria”.

Quindi una sassata viene lanciata anche contro il Governo Monti “sostenuto da una maggioranza squilibrata (PdL e PD) che da mesi ci parla dell’agognata “crescita” e di “sviluppo Italia”, ma a crescere sono solo le tasse, la crisi, e la disoccupazione – prosegue Mauro Valsecchi, Coordinatore Dipartimento Lavoro PRC Lecco – Le famiglie non hanno più una lira da spendere e conseguentemente l’economia e il commercio vanno sempre più in crisi. Infatti i consumi delle famiglie non sono mai stati così bassi dal dopoguerra. Noi non chiediamo a Monti di fare il cristo del terzo millennio, capace di moltiplicare pani e pesci, ma di smetterla di buttare miliardi in armamenti (20 miliardi l’anno), in contributi alla Chiesa (oltre 6 miliardi l’anno), per opere pubbliche dannose (come la TAV o il ponte sullo stretto di Messina, ecc..) investendo in alternativa risorse vere per lo sviluppo industriale ecocompatibile e un piano straordinario per il lavoro e il rilancio dell’economia.

In conclusione il partito di Rifondazione Comunista lancia un appello: “a tutte le organizzazioni sindacali, a tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende in crisi, a tutti coloro che ogni giorno di più vedono ostruita qualsiasi prospettiva di un futuro dignitoso, perché a settembre si organizzi una manifestazione unitaria a Milano davanti al Pirellone, per far sì che al lavoro sia restituito il ruolo che gli compete al centro delle politiche sociali regionali e nazionali. Perché il lavoro è un bene comune su cui si deve investire di più”.