Scuola. Caso Calolzio, Arrigoni interroga il ministro Giannini

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CALOLZIO – “La protesta di Elio Canino, papà di Giada, che si è incatenato all’esterno della elementare del Pascolo di Calolziocorte perché molti alunni diversamente abili non hanno avuto a inizio scuola l’insegnante di sostegno (oppure hanno avuto solo un supplente venendo così meno la garanzia della continuità didattica), rappresenta una battaglia forte ma civile per rivendicare – per chi ha bisogni davvero speciali – il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione dell’ONU per i diritti delle persone con disabilità”.

Così il senatore della Lega, Paolo Arrigoni nell’interrogazione al ministro Giannini sul caso calolziese scoppiato il primo giorno di scuola all’istituto Pascoli. Un caso che, sottolinea il senatore, non riguarda solo Calolzio:

“Solo in Regione Lombardia mancherebbero all’appello 1.860 insegnanti di sostegno, con la conseguente mancanza di assistenza ad altrettanti alunni con disabilità o invalidità. Per questi motivi e per tenere alta l’attenzione sul problema ieri, con altri colleghi del gruppo Lega Nord, ho presentato al Ministro dell’Istruzione un’interrogazione parlamentare” prosegue il parlamentare della Lega Nord.

Arrigoni nell’interrogazione ha sottolineato come siano purtroppo rimasti inevasi gli impegni assunti dall’Esecutivo Renzi con la “risoluzione approvata dalla 7^ Commissione permanente del Senato in data 31 luglio 2014 – Doc. XXIV n. 32 – che, ponendo l’accento sul ruolo cruciale della continuità didattica ed educativa al fine di garantire e tutelare l’effettivo godimento del diritto all’istruzione per tutti i cittadini, con particolare attenzione, a quanti hanno oggettive, difficoltà, impegna il Governo ad un maggiore tempestività nell’assegnazione delle risorse professionali di supporto agli alunni con disabilità e che tenga conto del fabbisogno di organico e delle effettive esigenze di ciascuno”.

Il senatore lecchese nel documento si rivolge alla Giannini per chiedere” .... quali siano le iniziative che si intendono attuare al fine di rendere rapidamente effettivo il diritto allo studio sancito dalla Costituzione …” e inoltre “se ritenga urgente assumere un’iniziativa normativa al fine di risolvere in maniera definitiva i problemi tuttora esistenti, che all’inizio di ogni anno scolastico regolarmente si ripresentano, relativi alla gestione e al potenziamento delle iniziative concernenti gli insegnamenti di sostegno …”.

Arrigoni infine chiede “per quali ragioni l’iter per le assunzioni del personale di sostegno per l’anno scolastico 2015/16 non abbia preso in considerazione le esigenze specifiche degli istituti scolastici, risultando la dotazione anche quest’anno notevolmente sottodimensionata rispetto alle necessità l’assegnazione degli insegnanti di sostegno”.

Arrigoni conclude con una stoccata ai rappresentanti del PD locale che hanno accusato la Lega di speculare sulla vicenda calolziese “So benissimo che Giada già al primo giorno di protesta del padre (e non prima!) ha avuto l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, forse, anzi probabilmente, anche per il clamore suscitato dalla protesta. Ma risolto il problema di Giada restano ancora aperti quelli di altre migliaia di alunni che l’assistenza non l’hanno ancora avuta e per i quali Elio Canino sta ancora protestando. Si vergognino dunque la Tentori e i piddini calolziesi a dare patenti di speculatori o ad attribuire la responsabilità di questa e altre analoghe situazioni alla riforma Gelmini. Oggi, anzi da qualche mese, in vigore c’è la pessima riforma che è tutt’altro che ‘Buona Scuola’. La nuova riforma annunciata con toni trionfalistici dal premier Renzi ha aggravato il problema delle cattedre vacanti, creando caos e situazioni inaccettabili, rimanendo sorda agli appelli e allarmi lanciati dalle associazioni di genitori di figli con disabilità”.