Simonetti: “Servono 2 milioni o da settembre scuole al freddo”

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LECCO – O si recuperano 2 milioni di euro oppure dal prossimo settembre scuole e uffici pubblici resteranno senza riscaldamento. L’accorato appello è stato lanciato dall’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Simonetti ai Ministeri dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

L’assessore ha scritto ai Ministeri per ottenere le risorse necessarie a consentire la regolare apertura dell’anno scolastico 2013-2014. Allo stato attuale, per effetto delle manovre finanziarie che hanno comportato una forte contrazione, sembra infatti che la Provincia di Lecco non ha nel proprio bilancio le risorse per fare fronte alle esigenze fondamentali, quali quelle per il riscaldamento e per la manutenzione ordinaria degli impianti.

A settembre 2013 è in scadenza il contratto con l’attuale gestore del servizio calore e senza le risorse non sarà possibile attivare il servizio per il 15 ottobre 2013.

“A causa dei tagli subiti – sottolinea l’assessore Simonetti – il bilancio dell’Amministrazione oggi non prevede la copertura finanziaria del servizio calore: il riscaldamento di tutti gli edifici provinciali è coperto fino al 15 aprile 2013, mentre gli aspetti gestionali di climatizzazione estiva sono coperti fino al 15 settembre 2013. Per la stagione 2013-2014 sono necessari 1.645.000 euro oltre iva: tale somma comprende il costo di fornitura combustibile (1.420.000 euro), la manutenzione e la verifica degli impianti antincendio (110.000 euro), la manutenzione degli impianti idrico-sanitari (115.000 euro). Per dare continuità al servizio di erogazione del riscaldamento e garantire il pubblico servizio, è indispensabile poter disporre della copertura finanziaria pari a euro 2.000.000 (iva compresa) entro la fine del mese di marzo per procedere alla nuova gara di assegnazione del servizio. Sono estremamente preoccupato, perché in assenza delle risorse necessarie, da assegnare senza ulteriore perdita di tempo, si fa sempre più concreta la possibilità che non si proceda all’apertura dell’anno scolastico 2013-2014. Se non si troveranno le risorse economiche, dal 15 ottobre 2013 tutti gli edifici di competenza provinciale (scuole ed edifici istituzionali) saranno al freddo. Per tali motivi ho ritenuto doveroso scrivere ai Ministeri interessati”.