Cinema. “Il villaggio di cartone”

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Ermanno Olmi aveva dichiarato che, dopo il suo ultimo lungometraggio Centochiodi, si sarebbe dedicato esclusivamente al documentario. Qualcosa lo ha convinto dal desistere dal proposito per poterci donare questo suo nuovo film.

Olmi porta sullo schermo l’apparente inutilità della Chiesa. Il suo svuotamento è visto come ineluttabile dal sacrestano pronto a tradire. Ma è proprio da questa spoliazione che il senso di ecclesia può tornare ad acquisire il significato delle origini. A offrirglielo saranno quelli che vengono considerati gli invasori e che agli occhi del mondo stanno occupando un luogo che fu sacro ed ora non può più offrire asilo. Saranno però loro a ridare un valore al fonte battesimale pronto a raccogliere la pioggia che scende dal tetto e, soprattutto, a consentire al vecchio parroco di trovare un senso al Mistero. Quel Mistero sul quale si è trovato a dubitare non ora, nel momento del depauperamento, ma quando la sua chiesa era affollata. Quel Mistero che fa sì che Dio si manifesti attraverso gli occhi di uomini e donne i cui sguardi possono mutarne i destini.

 

 

La frase: Quando la carità è un rischio, quello è il momento della carità.

 

 

Presentato al Festival di Venezia 2011.

Scheda del film
Regia: Ermanno Olmi
Paese: Italia
Anno: 2011
Durata: 87’
Genere: drammatico
Attori: Michael Lansdale, Rutger Hauer, Massimo De Francovich, Alessandro Haber, John Geroson, El Hadji Ibrahima Faye, Samuels Leon Delroy, Irma Pino Viney, Fatima Alì

 

Trama.

Nella sua chiesa appena sconsacrata, un prete rivive il dubbio che l’ha sempre accompagnato. E quando dei clandestini si nascondono tra quei muri vuoti non lo spinge a soccorrerli la fede, ma proprio il bene.

Trailer