Mediazione: un cambio di prospettiva dal conflitto, inteso come scontro di posizioni, a un nuovo modo per stare nelle relazioni

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RUBRICA – SEPARARSI INFORMATI E NON SOLO… LA FAMIGLIA ED I MINORI

E’ una pratica per la gestione dei conflitti attraverso l’ascolto delle ragioni e delle posizioni dei contendenti e l’individuazione di soluzioni possibili. L’obiettivo è quello di condurre le parti in disaccordo a ricercare e trovare una soluzione che venga ritenuta e sentita e soddisfacente e capita per esse attraverso l’ausilio di un terzo soggetto neutro, che è il Mediatore. Le parti contrapposte sono chiamate qui a farsi protagoniste dell’iter di ricerca ed individuazione della composizione delle opposte ragioni. Accanto a queste motivazioni vi è l’obiettivo di sistema di affievolire il carico di lavoro dei Tribunali, le cui pendenze ed i cui tempi di definizione di causa sono divenuti insostenibili ed eccessivi, anche a causa di una litigiosità esasperata.

separarsiIl Ministero ritiene idonea la mediazione a ridurre il debito giudiziario e a facilitare accordi amichevoli sulle liti tra i cittadini, e perciò la considera istituto e prassi di elevata utilità sociale. La mediazione è utilizzata in diversi ambiti, dalla famiglia al lavoro, alle questioni ereditarie, ai conflitti tra familiari, alle controversie condominiali, alle questioni legali.

Quella che più ci interessa in questa sede, anche perché è oramai ampiamente usata è la mediazione familiare; ovvero serve a coloro che hanno deciso di separarsi a trovare un accordo di separazione che sia cucito il più possibile sulle esigenze delle parti che giungono in mediazione, offrendo una totale tutela ai figli, specie se minori.

Questo accordo dovrà essere presentato in tribunale per la sua omologazione.

Quindi possiamo il servizio di mediazione familiare si rivolge alle coppie di coniugi, che hanno deciso di separarsi, ma non solo, anche ai conviventi che hanno deciso di porre fine al loro legame, e vogliono raggiungere un accordo per la tutela dei figli.
PERCHE’ SCEGLIERE LA MEDIAZIONE?

Diciamo che l’impronta base della mediazione familiare è che le lotte giudiziarie non sono vantaggiose per i coniugi, e per nessuno, neppure per i figli, che spesso si trovano in mezzo ai litigi dei loro genitori, diventando gli strumenti per ferire l’altro partner.
CIO’ CHE ROVINA I FIGLI E’ IL PROTRARSI NEL FUTURO DEL CONFLITTO.

Farsi la guerra in tribunale è il modo peggiore, disastroso e più costoso di porre fine ad un matrimonio, a scapito dei propri figli; chi ci rimette sono solo loro. Scegliere la strada della mediazione familiare permette di trovare un accordo che risponda ai bisogni di ognuno, avendo un notevole risparmio anche di costi.

Nella mediazione le parti sono le protagoniste del procedimento: cercano, non subiscono, ma trovano una soluzione al problema che hanno in comune. Ricordiamoci che la mediazione offre alcuni vantaggi considerevoli, poiché è una nuova risorsa a sostegno dei genitori, grazie alla quale questi sono sostenuti, accompagnati e capiti durante tutto il periodo difficile della separazione.Avremo quindi un percorso che presenterà un miglioramento delle capacità comunicative oltre il conflitto, un maggior riconoscimento dei bisogni dei propri figli,- un riconoscimento del reciproco ruolo genitoriale, una garanzia assoluta di riservatezza, segreto professionale e tutela della privacy, una riduzione dei tempi, una significativa diminuzione dei costi.

Per info: dr.ssa Ilaria Morosini 0331 28 13 80
segreteria@figlipersempreonlus.org

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