LECCO – Diverse segnalazioni sono giunte in redazione negli scorsi giorni riguardo ad una particolare situazione di disagio che si è venuta a creare all’ospedale Manzoni: da alcune settimane i corridoi del centro di trasfusionale sono divenuti piuttosto “caotici”, con i donatori di sangue costretti a consumare la propria colazione nel mezzo del via vai di medici e persone in attesa di effettuare la donazione.
Se, fino ad un mese fa, ai donatori veniva dato un ticket gratuito per il bar dell’ospedale, così da poter rifocillarsi e reintegrare i liquidi persi nel prelievo di sangue; ora l’Azienda Ospedaliera ha dovuto adeguarsi ad una recente normativa che prevede la permanenza nei pressi del centro trasfusionale anche per questo momento di ristoro; una norma di buon senso visti i casi di svenimento di volontari, accaduti anche al Manzoni, nel tratto tra il centro trasfusionale e il bar o addirittura allo stesso bancone.
Così ai donatori vengono direttamente consegnate brioches e succhi di frutta subito dopo il prelievo, da consumarsi nel corridoio, con il già citato risultato.
“Una saletta interna al reparto sarebbe l’ideale – ha spiegato il presidente provinciale di Avis Lecco, Bruno Manzini – per sedersi e consumare il pasto in tranquillità. Come associazione ci siamo fatti carico della questione e l’abbiamo subito sottoposta all’attenzione del direttore del reparto, il quale ci assicurato l’intenzione di trovare una soluzione in tempi brevi”.
“I frequenti svenimenti dei donatori sembrano ora un problema superato – ha proseguito Manzini – resta da risolvere questa situazione, nell’interesse degli stessi volontari e dell’ospedale, vista l’importanza di Lecco per livello di donazioni che la rendono tra le prime province in Italia”.
L’Azienda Ospedaliera ha ribadito l’impegno per trovare una soluzione ottimale e condivisa con l’associazione, per estinguere gli attuali disagi.