L’aiuto ai malati terminali, 20 anni di storia per l’ACMT di Lecco

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LECCO – “I 20 anni della nostra storia: testimonianze, ricordi e progetti” è il titolo della serata organizzata dall’Associazione per la cura dei malati in trattamento palliativo che festeggia il primo ventennio di vita.

L’appuntamento è fissato per giovedì 23 febbraio, alle ore 20.45, presso l’ Aula Magna dell’Ospedale Manzoni.

“Con questo momento vogliamo ripercorrere il viaggio iniziato il 16 ottobre 1996, quando la dottoressa Gabriella Zanini suggerì al Soroptimist Club di Lecco e ad un gruppo di persone sensibili alle problematiche sociali di costituire in Lecco la ACMT, allora acronimo di Associazione per la Cura dei Malati Terminali, associazione di volontari che da una parte si affiancano supportando le persone malate nella fase terminale e il loro nucleo famigliare, dall’altra promuovono una cultura che dia “cittadinanza” al fine vita in quel momento relegato in una frustrante area di impotenza della cura spiega Francesca Biorcio Mauri, presidente dell’Associazione.

L’ associazione ha dato il via in questi anni ad un percorso pionieristico attraverso un progetto assistenziale innovativo al domicilio del malato. “Aver affrontato il tema della morte, considerandolo come un evento naturale e non come mera sconfitta del progresso scientifico di fronte alla malattia, è da ritenersi innovativo nello scenario italiano degli anni in cui è sorta l’Associazione” continua la Presidente.

È questo lo spazio in cui ACMT, insieme a professionisti del settore e ad altre associazioni già operanti sul territorio nazionale, ha collocato la sua sfida: quella di contribuire a dare “cittadinanza” allo spazio di fine vita, processo che, se compreso, è in grado di arricchire sia il morente, sia le persone che lo circondano, generando e rigenerando relazioni.
La dr.ssa Zanini e i suoi lungimiranti compagni di viaggio ebbero una chiara e precisa intuizione: era importante diversificare i luoghi e i percorsi della cura da quelli che perseguivano la guarigione e si doveva spostare la visuale dal malato alla Persona malata e alla sua famiglia.

Restare nella propria abitazione, circondato da parenti ed amici prevedeva sia una importante strutturazione di cure al domicilio, sia un supporto ed un sostegno a chi si affiancava al proprio caro morente. Da qui il sodalizio fecondo fra i professionisti del settore e l´associazione, in una reale e rispettosa collaborazione fra il pubblico e il privato.

Il Servizio Cure Domiciliari dell´ASL si mostrava particolarmente sensibile e all’avanguardia nel modulare le cure palliative, con una particolare attenzione alla qualità della vita, e fu possibile nel 1999 strutturare una collaborazione stabile tramite una convenzione, che prevedeva la presenza di volontari preparati che si affiancassero alle famiglie dove queste ne sentivano la necessità e il sostegno economico dell’Associazione in particolare per aumentare il numero di medici a disposizione del Servizio, attivando la reperibilità notturna e festiva.

I fondi stanziati da ACMT in questi anni per assicurare una maggiore continuità di cure a tutti i pazienti ammonta a più di un milione di euro.

“Sono state tante le persone che a loro volta hanno sostenuto ACMT, enti, aziende lecchesi, club di servizio, ma soprattutto privati cittadini, che entrando in contatto con l´associazione ne hanno apprezzato e condiviso il senso. Moltissime sono state le attività dell’associazione, come la partecipazione a bandi promossi da enti pubblici e privati, o concerti o rappresentazioni teatrali, finalizzate a promuovere iniziative volte al reperimento dei fondi necessari a potenziare gli interventi dell’ASL, a contribuire alla partecipazione del personale specialistico a master, a corsi di aggiornamento e ad eventi scientifici e alla formazione dei volontari; altre attività invece sono state finalizzate a far conoscere, a creare cultura sul “fine vita”, affinché l´approccio sensibile di alcuni diventasse o ri-diventasse, un bene comune” conclude Francesca Biorcio Mauri.

La serata del 23 febbraio, dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali, sarà aperta dal Dr. Rinaldo Zanini, socio fondatore e figlio della prima Presidente dell’Associazione, insieme al Dr. Simone Julita.

Seguiranno gli interventi del Dr. Gianlorenzo Scaccabarozzi, direttore del Dipartimento Fragilità dell’ ASST di Lecco e di S.E. Monsignor Roberto Busti, Vescovo Emerito di Mantova. La serata, moderata dal Dr. Mario Mozzanica, si chiuderà con un breve intrattenimento musicale e un brindisi in amicizia.