Gli Alpini di Calolzio festeggiano 95 anni di amicizia, impegno e solidarietà

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Il 19, 20 e 21 settembre 3 giorni di festa che culmineranno nella grande sfilata di domenica

“Il 95° anniversario non deve essere solo un rito di memoria, ma un impegno a continuare a metterci al servizio degli altri”

CALOLZIOCORTE – Era il 1930 quando, con una cerimonia che “…mise in risalto la fervida passione propria degli alpini che trasforma i propri eventi in vere sagre di fraternità e purissimo patriottismo”, nacque il Gruppo Alpini di Calolziocorte guidato dal neo capogruppo Sandro Valsecchi.

Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, una storia fatta di impegno costante e silenzioso, solidarietà e valori alpini. Il gruppo, oggi intitolato a Pippo Milesi e guidato da Claudio Prati, si prepara a festeggiare il 95° anniversario con una tre giorni di eventi in programma il 19, 20 e 21 settembre.

Claudio Prati

“95 anni di coraggio, amicizia e, soprattutto, di servizio verso gli altri. In ogni passato, presente e futuro troviamo il filo comune della nostra identità: l’amore per la nostra terra, lo spirito di solidarietà e la dedizione verso chi ha bisogno – ha detto il capogruppo Prati -. Oggi rendiamo omaggio a chi ci ha preceduto, ai volontari che continuano a mettere a disposizione tempo, energie, cuore e a tutti coloro che, con spirito di squadra, mantengono vivo il valore della fratellanza alpina. Il 95° anniversario non deve essere solo un rito di memoria, ma un impegno a continuare a metterci al servizio degli altri. E se vogliamo continuare la nostra opera meritoria dobbiamo credere di più nei giovani che sono la soluzione di continuità. Che questo traguardo ci rinvigorisca e ci guidi nel futuro”.

La storia del gruppo

Ripercorrendo il filo della storia, nel 1948, subentra alla guida del gruppo Agostino Bosio e nel 1973 il capogruppo è dottor Mario Panzeri. È con la sua nomina che il gruppo volta pagina e inizia una nuovo percorso rivolto alla solidarietà che si identifica con il motto “donare vuol dire amare”. Il vice capogruppo, Pippo Milesi, porta nel gruppo una rinnovata energia nel perseguire scopi umanitari e, negli anni a seguire, il consiglio accoglie a piene mani la sua proposta di donare un’apparecchiatura di emodialisi all’ospedale di Lecco. Nel 1976 il Gruppo contribuisce attivamente, con manodopera e fondi, alla costruzione della “Casa Alpini di Endine” ad Endine Gaiano. Per il reperimento dei fondi vengono organizzate varie feste, aste televisive, camminate e, soprattutto, due serate presso lo stadio “Brumana” di Bergamo, una musicale e una sportiva con un incontro di calcio tra vecchie glorie di Atalanta, Inter e Milan. Con l’aiuto del cantante e carissimo amico Luciano Tajoli viene inciso, con il “Coro Idica” di Clusone, un LP dal titolo “Tajoli, Alpini un cuore solo”.

Il 6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli e, anche in quell’occasione, il cuore Calolziese ha dimostrato tutta la sua solidarietà partecipando fattivamente, con donazione di materiali e con mano d’opera nel mitico “Campo 4” di Gemona, alla ricostruzione. Nel 1978 all’interno del Gruppo viene coniato un nuovo motto: “Ricordiamo i morti aiutando i vivi” ovvero destinare i fondi raccolti alla realizzazione di opere che vadano a favore dei cittadini. Inizia così una lunga collaborazione, che durerà fino al 2003, con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, con donazione di varie apparecchiature per la prevenzione e cura dei tumori. Dal 2004, su consiglio dei professori milanesi, nasce una nuova collaborazione, ancora in atto, con la Lilt sezione di Lecco.

Per raccogliere i fondi vengono allestite le tende della solidarietà e si dà il via a numerose castagnate e taragnate, note in tutto il territorio della provincia di Lecco, oltre ad eventi di ogni genere. Indelebile rimane il ricordo della castagnata organizzata all’interno del carcere milanese di San Vittore. La solidarietà alpina si concretizza anche in donazioni varie ai Volontari del Soccorso di Calolziocorte, tra le quali spiccano quelle di un’autoambulanza e di un’auto medica.

Negli Anni ’90 si segnalano la partecipazione di alpini calolziesi alla costruzione della “Casa del sorriso” a Rossoch, in Russia, le camminate a favore dell’associazione “Paolo Belli – Stop alla Leucemia”, il sostegno al “Centro Diurno Disabili” di Calolziocorte e, tramite la fondazione C. Cittadini di Bergamo, un’adozione a distanza. Nello stesso periodo il Gruppo entra nelle scuole di ogni ordine e grado per spiegare la storia degli Alpini e divulgare quella del tricolore. Nel 1988, con il supporto del Gruppo, il consigliere Gianfranco Rota riceve il premio nazionale “L’Alpino dell’anno”.

Alla fine degli Anni ‘80 viene fondato il “Gruppo Sportivo Alpini Val San Martino” con presidente il consigliere Luigi Girelli che coinvolge un centinaio di ragazzi/e della valle nell’attività della pallavolo. I ragazzi si aggiudicano il titolo regionale di categoria mentre le ragazze raggiungono la serie “C”.

Nel 1997 viene inaugurato, nel centro della città, il parco A.N.A. con la posa di due monoliti: uno per l’asta della bandiera e l’altro adibito a fontanella dalla quale, in particolari occasioni, è sgorgato dell’ottimo vino. Inoltre, da più di quarant’anni, l’8 dicembre il Gruppo partecipa attivamente, in collaborazione con la Parrocchia, alla tradizionale “Fera di Pomm”.

Una delle tradizionali taragnate con cui gli Alpini di Calolzio raccolgono fondi da devolvere in beneficenza

Nel 2004 diventa capogruppo Carlo Viganò il quale, affiancato dal Consiglio, in
occasione del 75° anniversario dalla fondazione del Gruppo, nel settembre dell’anno
successivo organizza la 23^ Adunata Sezionale alla quale intervengono migliaia di Alpini e che ottiene una grandissima partecipazione di pubblico lungo tutto il percorso della sfilata. In collaborazione con il Gruppo di Olginate, nasce il coro “ANA dell’Adda” che fa il suo esordio nel teatro Donizetti di Bergamo, aggiungendosi così agli 11 cori della Sezione. In concomitanza dell’80° anniversario dalla fondazione del Gruppo, nel 2010 è stata
inaugurata, nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale, la nuova sede del Gruppo, intitolata alla meritoria memoria di Pippo Milesi.

Con l’elezione a capogruppo di Gian Luigi Marchetti nel 2014 e di Claudio Prati nel 2017, il Gruppo continua le proprie attività di solidarietà iniziate con la svolta degli anni settanta. Nel 2018 ha ospitato il Campo Scuola “Rispetto e Natura” che ha visto la partecipazione di 200 tra bambini/e e ragazzi/e di quarta e quinta elementare e di prima media che hanno affrontato un’esperienza unica di condivisione, solidarietà, rispetto delle regole e rispetto della natura, tutti valori che gli Alpini, in oltre 150 anni di storia, hanno sempre diffuso alla popolazione con il loro esempio concreto.

In questi ultimi anni l’impegno si è concentrato nell’organizzazione di varie manifestazioni per la raccolta di fondi da destinare, in particolare, nel 2009 alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto e nel 2023 a quelle dell’Emilia Romagna colpite dalle inondazioni.

Il primo gagliardetto

Il primo gagliardetto

Il primo gagliardetto, gelosamente conservato nella nostra sede del gruppo in località La Cà, fu inaugurato a Calolziocorte il 9 Novembre 1930, con una cerimonia “ottimamente riuscita”, come riportato sul numero di Novembre de “Lo Scarpone Orobico”, Bollettino mensile della Sezione di Bergamo.

“Terminata la funzione religiosa il M.R. Prof. don Tagliabue, Capitano combattente degli Alpini, impartisce la benedizione alla nuova “Fiamma Verde” di cui è Madrina la bambina Chiappa, figlia del Sergente Alpino Silvio Luigi, mutilato e decorato di medaglia d’argento al Valor Militare, deceduto nel 1928 in seguito ad un infortunio sul lavoro”. Altri gagliardetti sono stati benedetti il 24 Maggio 1959, Madrina la signora Lucia Lozza ed il 3 febbraio 2013, Madrina la signora Lina De Rocchi Mapelli.

Le celebrazione del 95° anniversario