Il rinnovo delle cariche è in agenda il 16 ottobre: senza direttore sanitario si rischia la chiusura
La carica, indispensabile per legge, è impegnativa in termini di tempo perché gravata dalle visite di idoneità ai volontari: “Pronti a valutare una remunerazione”
CALOLZIOCORTE – Serve un nuovo direttore sanitario. Altrimenti i Volontari del Soccorso rischiano di dover cessare la loro lunga e lusinghiera attività, iniziata ufficialmente nel 1971 con la stipula dell’atto di fondazione dal notaio. E’ un appello in piena regola quello lanciato dal presidente Roberto Carsana che, in vista del rinnovo delle cariche societarie previsto per il 16 ottobre, lancia un appello a tutti i medici di… buona volontà ad accettare l’incarico.
Il direttore sanitario: un impegno gravoso
Un ruolo ricoperto per anni dal dottor Cristiano Bonacina entrato a far parte del sodalizio di via Mazzini come volontario da giovanissimo, prima ancora di laurearsi in medicina. “Sono stato il direttore sanitario, insieme ad altri due medici che mi hanno affiancato, fino al 2018 – ha precisato il dottore, medico ospedaliero a Vimercate, questa mattina, sabato, durante la conferenza stampa promossa in sede – . Poi ho dovuto lasciare: l’impegno di direttore sanitario è molto gravoso in termini di tempo e difficilmente conciliabile con quello di medico ospedaliero dipendente nel sistema sanitario nazionale”.
A pesare è soprattutto il dover eseguire le visite di idoneità a tutti i volontari, con cadenza biennale: “Per un’associazione come la nostra, costituita da più di 300 volontari, diventa un vero e proprio lavoro”. Per questo, i Volontari del Soccorso sarebbero disposti a valutare anche la possibilità di riconoscere al prossimo direttore sanitario un riconoscimento economico (fino a questo momento non previsto) oppure di “appaltare” ad esterni le visite di idoneità in modo da alleggerire il carico della direzione sanitaria ai rimanenti mansioni previste dalla normativa.
Dimissionario il dottor Dario Brini
“Abbiamo provato a sondare tra i medici della Valle San Martino, andando a stuzzicare soprattutto quelli da poco o prossimi alla pensione, ma al momento non abbiamo alcuna conferma in mano. E senza direttore sanitario non si va da nessuna parte” ha rimarcato Carsana, ringraziando il dottor Dario Brini per quanto svolto fino a oggi, subentrando in quest’ultimo anno e mezzo a Bonacina. “Brini ci ha già comunicato di non voler proseguire con questo impegno, pur congelato le dimissioni fino a che non troveremo un sostituto. Speriamo che qualcuno voglia accettare questo compito”.
Un impegno risultato decisivo soprattutto nelle prime settimane dell’emergenza Covid, quando è servito veramente unire in maniera massiccia le forze per contrastare un virus tanto invadente quanto subdolo. “Non è stato facile e non è ancora facile per noi confrontarci ogni giorno con questo virus maledetto che comporta, per noi come per tutti gli operatori di questo settore, molti accorgimenti in più e costi aggiuntivi”.
Nel 2021 i 50 anni di fondazione
Nata ufficialmente nel 1971, l’associazione è costituita attualmente da 309 volontari, di cui 2 dipendenti per coprire alcuni turni del diurno, fascia risultata difficile da coprire per via del progressivo innalzamento dell’età pensionabile. Nel parco mezzi spiccano sei ambulanze, tre pullman, tre doblò, due auto e un’ambulanza storica, immatricolata nel 1978, usata ormai come simbolo.
Il 16 ottobre si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo e, a seguire, la nomina del nuovo presidente. Il numero uno uscente, Roberto Carsana, ha già fatto sapere di non essere intenzionato a concedere il bis, restando comunque in associazione come volontario.