Il giorno dell’Immacolata si è trasformato in una festa di comunità e partecipazione intorno alla chiesa di Molina
Volontari, famiglie, bancarelle e tradizioni sotto un cielo terso dicembrino
MANDELLO – Un racconto che prende vita tra le vie del centro, una storia fatta di mani tese, di sguardi che si incrociano, di parole scambiate davanti a uno stand colmo di piccoli doni. L’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, coincide a Mandello con una delle manifestazioni più sentite: la Mostra delle Associazioni, che ha riempito di colori, voci e calore umano la piazza di Molina e gli spazi attorno alla chiesa.
Ogni tavolo racconta una storia: quella dei volontari dell’AVIS, degli Alpini, dei gruppi missionari, delle associazioni sportive, culturali e solidali che rappresentano l’anima viva della comunità. C’è chi propone decorazioni natalizie realizzate a mano, chi vasetti, dolci, manufatti, chi racconta progetti, chi invita semplicemente a fermarsi, a parlare, a conoscersi.

L’aria invernale è mitigata dal profumo del tè caldo, dalle torte fatte in casa, dal vin brûlé che sale dai bicchieri fumanti. Lo stand degli Alpini è un punto di riferimento per chi cerca una pausa, un bicchiere caldo, una parola scambiata con chi, da anni, è simbolo di presenza concreta sul territorio. Poco più in là, i volontari dell’AVIS accolgono residenti e visitatori sotto il gazebo, ricordando quanto il dono sia un gesto che salva vite, ogni giorno. Intorno, le montagne incorniciano Mandello in una giornata di cielo terso.
La piazza si riempie di famiglie, anziani, giovani, bambini. C’è chi osserva con attenzione, chi si ferma a chiacchierare, chi sceglie un regalo solidale da portare a casa. Ogni acquisto non è solo un oggetto, ma un piccolo contributo a progetti più grandi, spesso silenziosi, che durano tutto l’anno.

La Mostra delle Associazioni è una fotografia fedele di ciò che Mandello è capace di essere. Una comunità che si riconosce, che si ritrova, che trasforma una giornata di festa in un’occasione di incontro vero. Qui la solidarietà non è uno slogan, ma un gesto concreto, ripetuto decine di volte tra un banco e l’altro.
Spettacolare come sempre la discesa di Babbo Natale dal campanile a cura del gruppo Corvi. Ad attenderlo una folla emozionata: bambini con il naso all’insù, genitori che lo indicavano, passeggini fermi, telefoni sollevati, applausi.

Un’immagine potente: il rosso del costume contro il grigio delle montagne e l’azzurro del cielo, il profilo del campanile a fare da scenografia, il silenzio rotto dallo stupore e dalle risate dei più piccoli. Un momento di magia pura, semplice e autentica che racchiude appieno lo spirito di questa giornata.

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