Una settantina i partecipanti all’incontro convocato dall’opposizione
Tante le segnalazioni e istanze raccolte: “Le porteremo in Consiglio Comunale”
LECCO – La viabilità e i parcheggi del lungolago, il centro sportivo Bione, l’hub dei bus in via Balicco, il nuovo municipio, il bilancio del comune. Questi i temi all’ordine del giorno dell’assemblea convocata da tutti i gruppi di minoranza (Lecco Merita di +, Lecco Ideale, Fratelli d’Italia, Lega e Appello per Lecco) nella serata di giovedì.
Un’iniziativa, come spiegato in apertura da Peppino Ciresa (Lecco Ideale), volta a sopperire due necessità: da un lato “chiarire la vera situazione di alcune tematiche fondamentali per la città” e dall’altro “offrire ai cittadini uno spazio di ascolto delle criticità vissute in prima persona e determinate da scelte amministrative non condivisibili” di cui i consiglieri comunali si faranno portavoce in sede istituzionale.
Una settantina circa i cittadini che hanno partecipato all’iniziativa, molti dei quali sono dovuti rimanere in piedi fuori dalla sala di via Malpensata dove si è svolto l’incontro, dopo che l’amministrazione aveva revocato la concessione della sala consiliare di Palazzo Bovara, appellandosi al regolamento comunale che non prevede l’utilizzo del salone per iniziative di tipo politico. Un diniego condannato dalla minoranza, che ha ribadito la scelta “non democratica e discutibile” del sindaco Gattinoni: “A noi importa la sostanza, quindi eccoci qui – hanno dichiarato – a fare con voi opposizione nel senso più istituzionale del termine, ovvero riportare le richieste dei cittadini nelle sedi preposte e proporre alternative alle scelte non condivisibili o troppo penalizzanti”.
“In questi tre anni purtroppo non ci è stato concesso di fare opposizione in questo senso: le commissioni sono state spesso annullate, i consigli si sono ridotti a delibere tecniche su tematiche irrilevanti e poco altro – hanno continuato le opposizioni – ci auguriamo che questo incontro possa indurre la giunta Gattinoni a riportare il dibattito nella sede del consiglio comunale, tornando a riconoscere il ruolo dei consiglieri comunali perché dietro ognuno di noi ci sono centinaia di cittadini che vogliono essere ascoltati”.
L’assemblea si è aperta con gli interventi dei diversi capigruppo che hanno illustrato ciascuno i cinque temi all’ordine del giorno, quindi è toccato ai presenti intervenire, riportando criticità e richieste che hanno toccato in particolare il tema del Centro Sportivo Bione e la nuova viabilità in Largo Montenero annunciata dal Sindaco durante l’ultima assemblea pubblica al Centro Civico Sandro Pertini, dedicata proprio al tema viabilistico e ai cantieri, che verrà sperimentata a partire da giugno.
Le modifiche viabilistiche intorno al liceo G.B. Grassi in particolare sono al centro di una raccolta firme avviata nei giorni scorsi dai residenti di via Palestro, contrari alla nuova sperimentazione che, a loro detta, creerà diversi disagi: “Mi faccio portavoce della richiesta avanzata dai residenti del super condominio che affaccia su via Palestro – ha detto una cittadina – la nuova viabilità, che prevede l’istituzione del senso unico a scendere, impatterà in maniera negativa sulla vivibilità dei residenti, soprattutto per quanto riguarda i parcheggi. Contro la proposta si stanno raccogliendo firme, già numerose, che faremo poi pervenire al Comune”.
La stessa cittadina ha poi riportato l’istanza del condominio confinante con l’ex Inpdap in via Aspromonte, legata a questioni di sicurezza: “Gli episodi di degrado e spaccio sono frequenti, i residenti hanno inviato una Pec al Sindaco per informarlo della situazione ma non è ancora pervenuta nessuna risposta”.
L’altro, inevitabile, tema ‘caldo’ è stato il Bione: dalle condizioni del cantiere attuale alla recente chiusura della piscina per i lavori di efficientamento energetico, gli interventi da parte dei presenti sono stati numerosi. A prendere parola anche l’ing. Marco Marchetti, autore della petizione firmata da 190 utenti contro la chiusura temporanea della piscina: “Siamo stati messi di fronte al fatto compiuto, con tutti i disagi che ne sono conseguiti – ha detto – vi chiedo, a nome di tutti i firmatari, di vigilare settimanalmente sullo stato di avanzamento dei lavori”.
In rappresentanza del Rugby Lecco è intervenuto un altro cittadino: “Sono più di 30 anni che frequento il Bione, è un Centro Sportivo con un potenziale incredibile, mai sfruttato. Quando arrivano da fuori città rimangono sempre colpiti dalla bellezza del suo contesto, poi appena entrano nella struttura rimangono male per la sua decadenza. La cosa che più fa arrabbiare – ha continuato – è vedere come non ci sia supervisione dei lavori in corso, il cantiere per lo spogliatoio del campo 1 e per la pista indoor ne è un triste esempio. Perché non c’è nessuno del Comune che va a vedere la situazione e ne chiede conto?”.
“Io parlo per il gruppo In Sport Rane Rosse, una delle realtà agonistiche del nuoto più importanti d’Italia – ha aggiunto una cittadina – non abito a Lecco ma mio figlio frequenta il Bione e la chiusura della piscina è stata una doccia fredda. Vorrei che all’amministrazione fosse chiaro che non si è trattato solo di chiudere uno spazio in cui fare sport ma anche di tutto ciò che lo sport muove, una rete di aiuto e di incontro fondamentale per i ragazzi e le famiglie”.
Tra le altre osservazioni presentate e di cui i consiglieri di opposizione hanno preso nota, la questione dell’hub dei bus in via Balicco, il nuovo lungolago e i parcheggi (contro la cui rimozione hanno firmato in 1.500) e la sicurezza nel parco sportivo Eunice Kennedy, teatro, nelle ultime settimane, di incontri di boxe abusivi: “Li abbiamo visti e filmati – ha raccontato una residente allarmata – non è successo una sola volta ma tante volte, scene da ‘fight club’ che abbiamo prontamente segnalato alle forze dell’ordine”.
Per quanto riguarda la sicurezza, poi, richiamato nel corso dell’assemblea l’episodio di violenza avvenuto nel pomeriggio in stazione sul quale si era espresso anche il consigliere regionale FdI Giacomo Zamperini (presente in sala insieme al Sottosegretario regionale della Lega Mauro Piazza): “Le scene che abbiamo visto non sono purtroppo nuove in questa zona della città – ha concluso qualche cittadino – servirebbe un presidio fisso in stazione, ma non solo”.