Al via anche a Lecco la campagna di prevenzione anti truffa di Polizia con Bennet
Stand della Questura in mattinata alla Meridiana di Lecco con materiale informativo
LECCO – Anche nel lecchese parte oggi la campagna di prevenzione avviata dalla Questura di Como e promossa dalla Polizia di Stato “Occhio alla truffa” in collaborazione con i supermercati Bennet.
Un’azione di sostegno capillare ed ampia quella che Polizia di Stato e Bennet metteranno in campo per sensibilizzare i consumatori e aiutarli a prendere consapevolezza specialmente a riguardo di truffe e raggiri che colpiscono gli anziani.
Attraverso una comunicazione che coinvolgerà i punti vendita con manifesti e distribuzione di pieghevoli, e i propri canali social, Bennet agirà da strumento di amplificazione di “Occhio alla truffa”, campagna di informazione e sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ed illustrata dagli studenti delle classi del Liceo Artistico Fausto Melotti di Cantù.
L’azione divulgativa avrà l’obiettivo di portare attenzione sulle forme sempre nuove e diversificate che le truffe assumono, e di dare massima visibilità al Numero di Emergenza Unico messo a disposizione dell’utenza, il 112, gratuito sia da telefonia fissa sia mobile e primo filtro di risposta a tutte le chiamate di soccorso.
Questa mattina alla Meridiana
Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato di Lecco sarà presente all’interno del Centro Commerciale “La Meridiana” di Lecco dove vi sarà un’équipe composta da operatori specializzati nella trattazione dei reati contro il patrimonio, che procederà a sensibilizzare la cittadinanza, in particolare gli anziani, a rivolgersi ed a denunciare sempre alle Forze di Polizia tutte le eventuali situazioni di disagio sociale, truffe e/o raggiri subiti, provvedendo anche alla distribuzione di opuscoli informativi sull’argomento.
Nell’occasione verrà distribuita anche la “brochure” informativa sulla prevenzione delle truffe agli anziani relativa al concorso/progetto “Nel Dubbio Chiama”, iniziativa nata nel mese di ottobre dell’anno scorso, con la richiesta del Questore Alfredo D’Agostino al “Medardo Rosso” di collaborazione di quegli studenti, in relazione all’esigenza di informare la cittadinanza sui pericoli ed i reati che riguardano maggiormente le “fasce deboli”, come in questo caso gli anziani. Uno degli strumenti ritenuti fondamentali per implementare l’attività di prevenzione dei reati è una corretta informazione e sensibilizzazione, che deve essere veicolata in modo semplice ed intuitivo.
Anziani, i più a rischio truffa
Gli anziani sono un gruppo sociale consistente ed in continua crescita nel nostro Paese. Secondo i dati più recenti, al 1 gennaio 2020 gli over 65 rappresentavano il 23,2% della popolazione, con 6,9 milioni di over 75 censiti nel 2019 (fonte: Istat).
“Si tratta di un gran numero di persone che sono o rischiano di essere vulnerabili – spiegano dalla Polizia – poiché spesso soli in casa e soprattutto quasi tutti hanno un forte bisogno di comunicare, un punto di debolezza che li rende indifesi di fronte a chi cerca di conquistare la loro fiducia per secondi fini. Vittime ideali quindi per raggiri che possono far leva su sentimenti profondi o sul rispetto per una divisa o una competenza tecnica specifica. Lo scopo e il finale sono sempre gli stessi: creare agitazione, favorire la disattenzione e sottrarre all’anziano denaro e preziosi”.
La Polizia di Stato dedica da tempo particolare attenzione alla prevenzione di questi reati attraverso l’analisi dei principali modus operandi criminosi, monitora infatti in modo costante il fenomeno ed aggiorna regolarmente le casistiche, così da tenere il passo con le modalità sempre nuove e diverse inventate per truffare gli anziani, individuare strategie di difesa adeguate ed attualizzare di conseguenza le campagne divulgative.
Piccole regole semplici ed essenziali per non lasciare sole e far sentire isolate queste persone.