La cerimonia all’esterno dell’allora stadio ex Cantarelli, inaugurato il 15 ottobre 1922
Famiglia Ceppi, Comune, Panathlon, Calcio Lecco e tifosi insieme per onorare un secolo di storia. Posta una targa a ricordo
LECCO – Allora fu un’amichevole tra Canottieri Lecco-Ginnastica Gallaratese, finita 5-2 per i lecchesi, a dare il ‘calcio d’inizio’ alla storia di quel campo da gioco nel giorno della sua inaugurazione, il 15 ottobre 1922; cento anni dopo, lo stesso giorno, sono gli under 19 della Calcio Lecco a giocarsela su quel campo, altrettanto vittoriosi (4-3) contro la Carrarese.
E mentre i giovani blucelesti conquistavano i tre punti casalinghi, all’esterno dell‘ex Cantarelli, oggi Rigamonti-Ceppi, si è reso omaggio al primo secolo di vita dello Stadio di Lecco (all’articolo precedente alcuni cenni storici) con una cerimonia condivisa tra Comune, Calcio Lecco e Panathlon, che hanno voluto apporre una targa commemorativa a ricordo di questo importante compleanno.
Presenti insieme all’assessore Emanuele Torri, diversi consiglieri comunali, il giornalista Marco Corti a coordinare la cerimonia, la società calcistica rappresenta da Nino Di Nunno, mister Luciano Foschi e il capitano Luca Giudici, la famiglia Ceppi con l’ex presidente Carlo Rizza e l’arch. Giulio Ceppi, il consigliere del Panathlon Francesco Castelletti, il presidente di Linee Lecco Mauro Frigerio e il direttore Salvatore Cappello e i tifosi con la presenza anche Lecco Club Valsassina.
“E’ un anniversario molto importante per la nostra città – ha sottolineato l’assessore Torri – questa è una delle iniziative che metteremo in campo per onorarlo. Lo stadio è uno dei luoghi che fa la storia della nostra città, la storia dei tifosi che con passione non hanno fatto mancare il supporto alla squadra ed è luogo di avvenimenti importanti, concerti ed eventi. Oggi, con gli interventi effettuati negli ultimi anni, questo campo è uno dei migliori in Italia e poter giocare guardando il Resegone, credo sia qualcosa che rende orgogliosi noi lecchesi”.
Carlo Rizza ha ricordato un rito scaramantico dello zio Mario Ceppi, che ogni domenica tentava la sorte a solitario “se vinceva, allora significava che il Lecco avrebbe vinto, ma non andava sempre così… In questo stadio ho vissuto tante emozioni, momenti di gioia ma anche di rabbia e sconforto, però manteniamo tanti bellissimi ricordi”.
Una ‘chicca’ è stata mostrata dall’architetto Giulio Ceppi, ovvero la prima maglia del Calcio Lecco, indossata dal suo omonimo nonno nel ruolo di portiere. Anche la vecchia gloria bluceleste Antonio Pasinato, storico difensore che con il Lecco ha disputato tre stagioni in serie A e cinque in serie B, rimasto fedele tifoso. Allo stesso Pasinato l’onore di scoprire la targa commemorativa insieme all’ing. Rizza e all’assessore Torri.