Il Lecco Pride cresce ancora, tantissimi in piazza: “Costruiamo insieme una Resistenza comune”

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Circa 3.500 persone in marcia al grido di “Piccoli movimenti per grandi cambiamenti”

“Abbiamo una grande responsabilità di fronte a ciò che accade, dobbiamo reagire e opporci a tutto questo”

LECCO – Il presidente dell’Associazione Renzo e Lucio Mauro Pirovano non è riuscito a trattenere l’emozione davanti a una piazza Garibaldi gremita (circa 3.500 le persone che hanno partecipato al corteo) per il Lecco Pride 2024. Una folla che è scesa in strada per far sentire la propria voce a difesa dei diritti di tutti, senza distinzioni. “Piccoli movimenti, grandi cambiamenti” questo lo slogan dell’onda colorata e coinvolgente che ha attraversato la città.

Lecco_Pride_2024

Dal palco di piazza Garibaldi il presidente Mauro Pirovano, dopo una durissima critica al Governo Meloni, ha esortato tutti a mettere in atto azioni concrete, anche piccole, per generare cambiamenti a favore dei diritti in tutti gli ambiti, dalla scuola alla sanità, al lavoro: “Siamo consapevoli che a livello nazionale non vedremo nulla di buono da questo Governo. Abbiamo una grande responsabilità di fronte a ciò che accade, dobbiamo reagire e opporci a tutto questo. Non solo per il Pride dobbiamo scendere in piazza, ma per tutte le lotte di libertà, giustizia e uguaglianza. Anche noi, come comunità Lgbtqia+, abbiamo una grande responsabilità”.

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“Cerchiamo insieme di costruire una Resistenza comune – ha continuato Pirovano -. Resistenza è una parola che ci piace tanto, ma non basta andare nelle piazze e cantare ‘Bella ciao’. Dobbiamo usare tutti gli strumenti per riuscire a cambiare le cose: uno dei regali più grandi che la Resistenza antifascista ha fatto, è la possibilità di tornare a votare liberamente. Non dimentichiamolo, il voto è un atto importante della nostra democrazia e, se veramente la vogliamo difendere, dobbiamo tornare a riempire le urne. Se lasciamo che votino gli altri fuori c’è solo un mondo nero che prende una specie di maggioranza e quello che accade lo vediamo ogni giorno. Stiamo sempre e per sempre dalla stessa parte, sognando un mondo migliore qui, oggi, in piazza, ma anche domani nella vita di tutti i giorni”.

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Guerra, sicurezza sul lavoro, accoglienza dei migranti, diritti umani, queste alcune delle tematiche portate sul palco. E proprio sul tema della guerra sono risuonate forti le parole di Vittorio Arrigoni: “Restiamo umani!”.

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Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha poi parlato in rappresentanza della ventina di comuni lecchesi che sostengono il Pride: “In questa piazza oggi c’è una comunità intera: persone, individui, famiglie, associazioni, istituzioni, tutti insieme con un obbiettivo comune. Il legame tra intolleranza e democrazia oggi è molto critico, le leggi italiane ancora oggi, nel 2024, non contrastano crimini d’odio e di violenza basati su identità di genere. E ancora, i diritti dei bambini, per i quali non c’è alcuna legge. E ancora, abbiamo meccanismi democratici che portano alla ribalta personaggi incommentabili, che predicano intolleranza. Tutto questo è il contrario della democrazia. Il legame tra tutela delle minoranze e democrazia è fondamentale, perché se la minoranza non è ammessa non c’è democrazia e quindi siamo in dittatura. La vostra testimonianza oggi è profondamente politica e fa bene a tutta la comunità”.

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“Come sindaci, diversamente dai politici di professione, non possiamo limitarci alle parole. Dobbiamo agire e decidere – ha continuato Gattinoni -. Come comune di Lecco sosteniamo iniziative a favore dell’integrazione, della sensibilizzazione, della conoscenza e della diversità. ‘Piccoli movimenti per grandi cambiamenti’: è l’azione quotidiana di ciascuno di noi che può produrre un cambiamento, è l’occhio con cui guardiamo l’altro che semina pace e relazioni positive. Guardando questa piazza e guardando voi allora dico che non importa quale strada abbiamo percorso per essere qui, non importa che percorso individuale o di coppia, di famiglia, di associazione abbiamo percorso, quello che importa è che oggi Lecco è una città che dà voce a tutti. Le giuste cause di ogni cittadino sono le cause della città intera”.

Come al solito il Pride è stato una festa, una festa collettiva fatta di slogan, canti, balli, striscioni che ha contagiato con la sua semplicità e la sua allegria anche chi, per caso, si è trovato sulla stessa strada di questa marea colorata. Una marea pacifica ma determina che, anno dopo anno, continua a crescere…