Lecco. Avanti con la prima Comunità energetica rinnovabile

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Comunità Energetica Rinnovabile Lecco

Presentati i dati raccolti grazie alla manifestazione d’interesse

13 prosumer e 6 consumer hanno confermato l’adesione. In città aumenterà del 40% l’investimento su fonti rinnovabili

LECCO – Prosegue il processo partecipato che porterà alla costituzione della prima Comunità energetica rinnovabile a Lecco. Il Comune di Lecco ha presentato i dati dell’analisi realizzata nell’ultimo anno, coinvolgendo 29 enti, nel percorso avviato con la manifestazione di interesse comunale bandita a ottobre dello scorso anno.

Ben 13 prosumer (consumatori e produttori di energia tramite il fotovoltaico) e 6 consumer hanno confermato l’adesione alla Comunità, prevedendo l’installazione entro metà 2024 di più di 1500 kW prodotte da energia rinnovabile. Questo segnerà una svolta per la città, che vedrà aumentare del 40% l’investimento su fonti rinnovabili (rispetto gli ultimi vent’anni) e coprirà il 17% dell’energia consumata in città. Un investimento che riguarda anche gli edifici comunali, in particolare le scuole, per le quali il Comune è pronto a richiedere i contributi regionali, già a partire dalla manifestazione di interesse che scade settimana prossima.

Comunità Energetica Rinnovabile Lecco

Il modello lecchese, condiviso con Fondazione Comunitaria del Lecchese, e replicato in altri comuni della provincia, prevede di generare circa 100.000 €/annue di incentivi, dei quali il 70% verranno destinati a Fondi di Comunità, attivati presso la Fondazione, per sostenere progettualità locali. Un impegno che vede coinvolti, oltre al Comune, le grandi imprese come Fiocchi SPA, MAB, le società partecipate, come Lario Reti Holding e Linee Lecco, enti del terzo settore (cooperative, fondazioni e associazioni), scuole paritarie, parrocchie e il Politecnico di Milano- Campus di Lecco.

“Crediamo che la transizione ecologica sia una necessità per tutti e non un privilegio per pochi. Per questa ragione da più di un anno lavoriamo per costruire una rete solida, una comunità appunto, tra attori pubblici, terzo settore e mondo del privato, capace di accogliere le sfide in materia di energia e rinnovabili senza distogliere lo sguardo dalle situazioni di povertà energetica e di fragilità sociale. Il modello lecchese, di cui tutti parlano è proprio la risposta che l’identità ‘operosa e creativa’ della nostra città ha saputo e saprà dare”, commenta l’assessore all’Ambiente Renata Zuffi.