Un lettore ci segnala differenze di prezzo della mascherine chirurgiche da una farmacia all’altra
Come è possibile? Federfarma Lecco chiarisce: nessuna irregolarità registrata nel lecchese, ecco perché
LECCO – “Buongiorno sono un vostro attento lettore. A seguito dell’ordinanza della Regione Lombardia che obbliga ogni persona fisica ad uscire di casa dotata di DPI idonei, stamattina mi sono recato alla farmacia nel mio comune di residenza. Ho acquistato n°20 mascherine chirurgiche per un totale di 50€, 2.50€ cadauna.
Non contento, in cerca di DPI con un grado di protezione maggiore (in previsione della riapertura delle attività produttive ad oggi fissata in data 14/04/2020), mi sono recato presso un’altra farmacia di un comune vicino. Ho acquistato n°5 mascherine chirurgiche per un totale di 8€, 1.60€ cadauna.
Sorpreso dall’incredibile differenza di prezzo tra due comuni limitrofi, ho contattato mia mamma residente a Lecco, per avere informazioni sul costo in quella zona. Lei ha acquistato n°5 mascherine chirurgiche a 10€. Com’è possibile che accada tutto questo? Chi controlla che le farmacie non lucrino sul prezzo dei DPI? Com’è possibile che il costo unitario delle mascherine non sia uguale in tutta la regione?”
Federfarma Lecco chiarisce
Le domande poste dal nostro lettore sono probabilmente le stesse che si sono altri cittadini alla ricerca delle preziose mascherine, per sé e per i propri cari. Abbiamo quindi chiesto chiarimenti a Federfarma Lecco, associazione di categoria che riunisce le farmacie del territorio.
“Ci sono prezzi diversi, perché le mascherine non sono tutte uguali. Non si tratta della sola distinzione tra chirurgiche, FFP2 o FFP3: delle stesse mascherine chirurgiche, anche se apparentemente simili, c’è un ventaglio di modelli differenti per materiale utilizzato, strati che le compongono, se lavabili oppure ‘usa e getta’, se dotate di marchio CE. Per ogni modello c’è un prezzo differente e, per le difficoltà nel riuscire a reperirle, ogni farmacista cerca di averne il più possibile per i propri clienti ma i modelli possono variare in base alla fornitura che sono riusciti ad avere. Per questo se ne trovano di diverse, e a prezzi diversi, da una farmacia all’altra” ci spiega Ivan Noacco di Federfarma Lecco.
“Abbiamo provato, a livello regionale, inizialmente a dare a tutte le farmacie i nomi di alcuni fornitori ma, come prevedibile, hanno esaurito in breve le scorte – prosegue Noacco – sono quindi le singole farmacie a relazionarsi con i fornitori”.
Riguardo alla quantità di mascherine vendibile al singolo cliente, il numero, chiariscono da Federfarma, “varia in base alle disponibilità totale di ogni farmacia, da 5 a 10, per poter soddisfare il maggior numero di persone”.
I controlli ci sono
L’incomprensione, lasciano intendere da Federfarma, non è nuova: “Altri clienti ci hanno segnalato la questione e l’hanno fatta presente anche a Polizia e Guardia di Finanza che hanno già effettuato dei controlli in provincia nelle farmacie – spiegano da Federfarma – Durante i controlli è stato verificato il prezzo di acquisto dei dispositivi e il prezzo di vendita e non sono state registrate irregolarità”.
Le mascherine ‘della’ Regione
Per quanto riguarda le forniture di mascherine gratuite annunciate dalla Regione, Federfarma Lecco ci fa sapere che si attende ancora che i dispositivi vengano distribuiti e che vengano chiariti anche i criteri con cui distribuirli ai cittadini.