Omicron spaventa: aumentati ancora i posti letto Covid in ospedale

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Si alza l’allerta in Lombardia per la nuova variante Omicron, un piano per aumentare i posti letto

Per l’ospedale di Lecco si prevede fino a 166 posti Covid al quarto e ultimo livello di allerta

LECCO – Dal tetto massimo di 74 posti letto ai 166 previsti ora, con l’ultima modifica apportata dalla Regione a una decina di giorni di distanza dall’ultimo innalzamento dello “spazio” riservato negli ospedali ai pazienti positivi al Covid 19.

Anche Asst Lecco si adegua alle nuove direttive giunte dalla Regione con una nota del direttore generale Giovanni Pavesi inviata ai direttori generali dell’Asst lombarde, delle Irccs, di Ats, di Areu e ai presidenti di Aiop Lombardia, Aris Lombardia e Confindustria Sanità Lombarda.

Nel documento la scelta viene spiegata con la necessità di far fronte all’avanzare della variante Omicron anche in Italia. Al 13 dicembre, secondo i dati diffusi dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) erano 1686 i casi di variante confermati nei paesi dell’Unione europea, di cui 27 in Italia e 4 in Lombardia. Casi quest’ultimi non sarebbero correlati epidemiologicamente tra loro.

Considerata la potenziale elevata trasmissibilità della variante e considerato anche il maggior numero di casi Covi evidenziati nelle ultime settimane che potrebbero necessitare anche di cure in ambito ospedaliero, la Regione ha deciso di aumentare nuovamente i posti letto riservati a Covid, portando a 4 (per gli hub anche 4a) i livelli previsti (erano stati innalzati a 3 con la modifica apportata il 4 dicembre).

Una decisione che era stata letta anche come strategica per far rimanere la Lombardia in zona bianca (tra i parametri per il superamento di soglia c’è infatti anche l’occupazione del 15% dei posti letti in area medica).

L’obiettivo è quello di portare la disponibilità di posti letto riservati al Covid in area medica al valore medio nazionale di 101,6 posti letto ogni 100mila abitanti a fronte dell’attuale tasso lombardo di 79,7 (nelle regioni confinante alla Lombardia è di 157,3).

Per quanto riguarda l’Asst Lecco lo spazio riservato ai pazienti Covid 19 passa dai 45 posti letto previsti nella fase 1 ai 57 della 2, ai 74 della 3 e ai 111 della 4 fino al massimo di 166 della 4a.

In particolare, ogni centro autorizzato potrà assestare in maniera progressiva e modulare la propria struttura fino al livello 3, arrivando anche, se necessario, alla “rimodulazione dell’attività programmata procrastinabile”. Nella nota viene altresì chiarito che la fase epidemica attuale presenta comunque un aumento graduale e non esponenziale dei ricoveri ospedalieri: “L’obiettivo è che ogni centro, sulla base dei posti letto dedicati ai pazienti Covid 19, si assesti in una fase di equilibro tra dimissioni e rcoveri di tali tipologia di pazienti”.